Il “concept” del celebre film di Woody Allen Il Dormiglione si ritrova tutto nelle cybercar che proprio in questi giorni stanno dimostrando quello che sanno fare a Daventry, nella contea di Northampton nel Regno Unito. Automobili elettriche che, grazie ad un sofisticato sistema di direzionamento, non richiedono guidatore .
Si tratta di creature note da tempo sulle quali, riporta BBC , stanno cadendo gli occhi delle amministrazioni cittadine interessate a stimolare la diffusione di veicoli alternativi all’automobile in ambienti urbani dove le macchine tradizionali non sono gradite.
Le cybercar, sviluppate da un consorzio di imprese europee , sono pensate per un impiego in aree urbane definite secondo un concetto di car-sharing , ossia di condivisione del mezzo da parte di più persone. Un concetto centrale nelle moderne teorie di riduzione del traffico e che ben si applica soprattutto, ma certo non solo, a chi si sposta di giorno in ambito urbano per ragioni professionali.
Per muoversi e arrivare dove richiesto, le cybercar seguono quella che viene definita una light track , una sorta di binario che può essere anche “invisibile”, ossia integrato alle vie di circolazione cittadina. Questo dipende anche dal tipo di mezzo impiegato (dimensioni e carico previsto) e distanze che deve percorrere. Grazie a sensori che misurano la distanza dagli ostacoli e ad un sistema WiFi, le cybercar possono fermarsi ogni volta che serve, o accelerare quando e dove possibile.
Il consiglio comunale di Daventry, già coinvolto nel progetto CityMobil della Commissione Europea, ritiene che l’impiego di questi veicoli in qualità di mezzi pubblici possa diminuire il ricorso alle auto utilizzate oggigiorno, con un risparmio significativo in termini ambientali ed energetici.
Le cybercar sono state peraltro presentate in diversi paesi europei. Qui sotto il video di una “demo” a Covilha, in Portogallo: