Palo Alto (USA) – Nel tentativo di conservare la leadership del formato CompactFlash (CF) in settori non consumer del mercato come quello dei sistemi embedded, dei server ultradensi e dei data recorder, CompactFlash Association ( CFA ) ha annunciato l’intenzione di sviluppare una nuova specifica del proprio standard basata sull’interfaccia SATA.
Le attuali schede CF utilizzano l’interfaccia Parallel ATA, che permette di raggiungere velocità massime di trasferimento pari a 133 MB/s. La tecnologia SATA fornirà a queste memory card una maggiore ampiezza di banda, anche se inizialmente non sarà di molta utilità: le attuali velocità di lettura e scrittura delle memorie flash sono infatti solo una frazione rispetto a quelle supportate da PATA (le CF attualmente più veloci forniscono data rate di circa 40 MB/s). Nell’abbracciare SATA il vero intento di CFA è quello di rendere le proprie schede compatibili con le interfacce dei moderni hard disk , e dunque direttamente utilizzabili come dischi a stato solido (SSD) su una vasta gamma di sistemi.
Perso lo scontro sul mercato consumer, dove lo standard CompactFlash ha dovuto cedere il passo a formati di memory card più sottili e compatti, CFA si prepara dunque a colonizzare il fertile mercato degli hard disk flash , un settore dove può far leva sui punti di forza delle sue schede di memoria: ottime performance, elevata affidabilità e capacità generalmente superiori a quelle fornite dagli altri formati di memory card.
CFA afferma che la specifica CompactSATA conserverà la compatibilità con le precedenti versioni dello standard : ciò significa che tali schede potranno essere utilizzate, eventualmente per mezzo di un adattatore, anche negli attuali slot CF.