Chi è solito suonare una vera chitarra dilettandosi con arpeggi ed esercizi di diteggiatura potrebbe storcere il naso di fronte alla Misa Digital Guitar : uno strumento votato alla musica elettronica che ha però assunto alcune sembianze della storica Stratocaster, ma che ha nel cuore un kernel Linux.
Si tratta essenzialmente di un controller MIDI con 144 pulsanti corrispondenti ai 24 tasti per ognuna delle sei corde presenti sulle chitarre “tradizionali”. Al posto del ponte e del battipenna si trova uno spazioso touch screen sul quale è possibile utilizzare l’interfaccia più appropriata attraverso cui modulare il suono.
Specificando di non voler fare di Misa una sorta di chitarra 2.0 con cui mandare in pensione quelle “ancora a corde”, il suo creatore australiano ha sottolineato la funzione complementare di questo strumento: specialmente in un genere musicale, quello dell’elettronica, in cui “il musicista deve poter intervenire facilmente sul suono senza limitarsi a pizzicare le corde”.
Giorgio Pontico