Le email di Amnesty salvano un curdo

Le email di Amnesty salvano un curdo

Il suo destino sarebbe probabilmente stata una durissima detenzione nelle prigioni di Istanbul. Grazie alla campagna via email lanciata dall'associazione internazionale, per Temel si apre un futuro
Il suo destino sarebbe probabilmente stata una durissima detenzione nelle prigioni di Istanbul. Grazie alla campagna via email lanciata dall'associazione internazionale, per Temel si apre un futuro


Roma – Il curdo Sehmuz Temel è stato scarcerato ieri dalle autorità turche. Si tratta del primo importante successo delle campagne email inaugurate da Amnesty International la scorsa settimana.

L’organizzazione internazionale per la salvaguardia dei diritti umani, che da sempre denuncia la tortura nelle carceri turche, sembra proprio essere riuscita nell’intento di mettere “all’angolo” le autorità turche desiderose di riconoscimenti internazionali. Grazie ad una moltitudine di email scatenata da Amnesty con l’appoggio dei moltissimi che stanno aderendo alle sue campagne, il governo turco ha optato per la soluzione meno difficile: liberare Temel.

Amnesty ha messo in piedi un sistema di Allarme Email che ha mobilitato in pochi giorni migliaia di utenti. La notissima associazione ha spiegato che nelle prime dieci ore della campagna per Temel sono state inviate email da più di mille persone. Entro 48 ore il numero aveva già superato quota 2.200. A quanto pare per il momento sono 5mila o più le persone coinvolte da Amnesty nel suo progetto di campagna via email ed è certo che, dopo questo successo, il crescente esercito di volontari della posta elettronica non si fermerà.

Per Temel ora si apre un nuovo futuro anche se le sue condizioni fisiche sono precarie a causa delle torture inflittegli dai suoi aguzzini nel periodo 1994-1998, nel corso di una precedente detenzione. Un portavoce dell’ambasciata turca negli States ha parlato delle email ma non ha ammesso che siano state prese in considerazione.

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Pubblicato il
27 ott 2000
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