Santa Clara (USA) – Le memorie NAND Flash vengono oggi impiegate in una grandissima varietà di dispositivi, dai più piccoli player MP3 ai controlli industriali, eppure ad oggi questo settore industriale manca quasi completamente di standard, soprattutto nell’interfaccia tra i chip di memoria flash e i controller. Lo scorso anno Intel , Hynix , Micron , Sony e altri player del settore hanno pensato di colmare questa lacuna avviando lo sviluppo di Open NAND Flash Interface ( ONFI ), una specifica di cui è appena stata pubblicata la versione 1.0.
ONFI 1.0 definisce gli aspetti tecnici – elementi elettromeccanici, registri e protocollo di comunicazione – di un’interfaccia standard per la connessione delle memorie NAND Flash ai chip di controllo. Se adottata da una larga parte dell’industria, la specifica ONFI permetterà ai produttori di device di combinare memorie e controller di diverse marche e di incrementare più facilmente la capacità di memorizzazione dei propri dispositivi: ciò non solo ridurrà i tempi di sviluppo e commercializzazione dei prodotti basati su memorie flash, ma consentirà altresì ai produttori di cambiare in qualsiasi momento memorie o chip di controllo senza la necessità di riprogettare i propri dispositivi e di modificarne il firmware.
L’attuale versione di ONFI descrive eclusivamente l’interfaccia di basso livello, quella relativa alla connessione chip-to-chip. Nei prossimi mesi il gruppo di lavoro conta però di inserire nella specifica la definizione di un modulo Flash e di un connettore standard che, similmente a quanto avviene oggi per le memorie DRAM, consentiranno agli utenti di aggiungere o sostituire le memorie NAND Flash in vari tipi di dispositivo, soprattutto i PC.
Questa feature interessa particolarmente Intel, che con il suo progetto Robson vuol fare delle memorie NAND Flash un componente standard della futura generazione di notebook . Similmente alla tecnologia ReadyBoost introdotta da Windows Vista, Robson utilizza una memoria flash per velocizzare l’avvio del sistema operativo e delle applicazioni: la differenza sostanziale è che mentre ReadyBoost è progettata per utilizzare dispositivi di memoria flash esterni, come i drive USB, Robson prevede che la memoria non volatile sia direttamente integrata sulla scheda madre (metodo meno flessibile ma certamente più performante).
La prossima incarnazione della specifica ONFI, che dovrebbe vedere la luce nella seconda parte dell’anno, dovrebbe inoltre ampliare l’interoperabilità tra memorie e controller e incrementare il transfer rate dell’interfaccia.
Tra i 37 membri di ONFI è molto vistosa l’assenza di Samsung , primo produttore al mondo di chip NAND Flash. Nelle FAQ pubblicate sul sito di ONFI si legge che “Samsung condivide gli obiettivi dell’iniziativa ma nutre alcune preoccupazioni riguardanti certi punti del contratto legale di ONFI. L’organizzazione sta attualmente lavorando con Samsung per risolvere queste divergenze”.