L'e-government tra le montagne d'Italia

L'e-government tra le montagne d'Italia

Lo promette il ministro all'Innovazione Lucio Stanca che ha appena firmato un protocollo d'intesa con l'Unione delle Comunità montane. Per trasformare valli e monti in mulattiere digitali
Lo promette il ministro all'Innovazione Lucio Stanca che ha appena firmato un protocollo d'intesa con l'Unione delle Comunità montane. Per trasformare valli e monti in mulattiere digitali


Roma – Sono 4.201 i comuni montani e 356 le comunità montane che sono interessate da un protocollo di intesa firmato ieri dall’Unione delle Comunità montane UNCEM con il ministro all’Innovazione Lucio Stanca, un protocollo che sa molto di programmi e speranze per il futuro.

In una nota diffusa dal Ministro, si legge che con il protocollo le comunità montane diverranno “porte di accesso” alla pubblica amministrazione, laddove l’e-government può rivelarsi ancora più prezioso in virtù delle maggiori difficoltà negli spostamenti .

Secondo UNCEM e Ministero l’intesa riguarda 11 milioni di cittadini e, sebbene non siano esplicitati finanziamenti per i progetti di sviluppo, le due entità istituzionali hanno varato un Comitato Permanente sull’Innovazione e le tecnologie di ottime speranze, al quale parteciperanno rappresentanti di entrambe.

Ma cosa cambierà in concreto? Ci si può attendere un maggiore raccordo tra le iniziative locali, seppure davvero poco sostenute dalla Finanziaria, e quelle centrali e ministeriali. Stanca nelle sue dichiarazioni ha parlato di superamento delle “barriere tradizionali” e di “federalismo efficiente e non caotico” mentre Enrico Borghi, presidente di UNCEM, ha parlato di “passaggio fondamentale” ricordando il “manifesto della Montagna digitale italiana” e di “permanenza dell’uomo sul territorio, garantendo così pari opportunità e democraticità anche a chi vive in territori marginali”.

Ora si attendono i fatti.

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Pubblicato il
11 nov 2003
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