Qualcosa sta cambiando: dopo anni di crociate intraprese dalle major che hanno sempre visto di cattivo occhio la distribuzione online, un gruppo formato da cineasti ha messo su una nuova idea volta all’introduzione di un nuovo business model che sembra essere un ibrido tra la netTV e la TV on demand. Il tutto, in salsa quasi HD e condito da una serie di blockbuster dati in pasto agli utenti ben prima dell’uscita in DVD o affini.
Denominato Epix, il servizio vede coinvolte Lionsgate , Paramount e MGM , e si configura come un modello alternativo alla distribuzione classica. La qualità proposta è pari all’HD, nonostante si abbia un valore di soli 720p. Secondo più voci appare molto interessante , invece, la filosofia che si cela dietro al nuovo progetto, che propone di far arrivare sul piccolo schermo di casa i titoli appena ritirati delle sale ben prima dell’uscita del DVD, cavallo di battaglia di ogni palinsesto della tradizionale payTV. A livello tecnico, Epix punta alla distribuzione adatta a tutte le forme di connettività, creando varie copie del film adatte a soddisfare tutte le esigenze di banda.
Molto particolare il business model ideato dalle menti dietro al progetto: nonostante Epix costituisca un vero e proprio canale digitale destinato alla payTV, non sarà possibile per i normali utenti sottoscrivere l’inclusione del pacchetto contenente i contenuti offerti dal sito. L’offerta è rivolta ai vari fornitori di servizi televisivi on demand: quindi, se l’operatore sottoscriverà un accordo con il team di Epix, l’utente potrà aggiungere ai propri servizi i film offerti dalle tre major.
I titoli sono a disposizione in maniera ininterrotta sul canale, quindi non soggetti ad un orario prestabilito. Molto interessante appare invece la funzione della versione online, raggiungibile all’indirizzo EpixHD.com . Stando a quanto dichiarato dallo staff che si cela dietro ad Epix, qui convergeranno numerosi titoli, siano essi appena usciti dal circuito dei cinema o siano essi delle chicche risalenti alla sezione dei classici.
Come prevedibile, è molto stretta la simbiosi che le tre major hanno voluto per la convivenza di sito e canale TV tradizionale: al canale online avranno accesso solo ed esclusivamente gli utenti che avranno attivo il pacchetto nel loro abbonamento con il provider di TV on demand. L’accesso è infatti garantito dall’account fornito all’utente al momento dell’aggiunta del pacchetto, ma va detto che nei piani futuri della joint venture potrebbe pensare all’introduzione di account liberi dallo schema appena citato.
Attualmente il sito online figura come beta privata, ma stando a quanto dichiarato da chi ha avuto l’onore di ricevere un invito a curiosare sembra fornire una user experience davvero gradevole: una volta all’interno è possibile visualizzare l’elenco dei titoli a disposizione e bastano due click per selezionare e visualizzare il titolo scelto, che viene proposto su un’interfaccia in Flash visualizzabile praticamente da tutti i browser in circolazione.
Ad arricchire il tutto, una discreta dose di funzioni social che permettono in pochi click di approfondire le informazioni a disposizione per il film: EpixHD permette quindi di scaricare wallpaper, sbirciare la trama del film utilizzando le apposite review di Wikipedia. Interessante, secondo il parere di chi ha avuto modo di vedere all’opera il sito, la funzione Private Screening che consente a quattro utenti di vedere in contemporanea il film e di interagire utilizzando una chat integrata in un ambiente molto simile alla platea della sala cinematografica. Altro dato degno di nota è il fatto che al momento su tutti i film messi a disposizione degli utenti non è prevista la presenza di spot che caratterizzano spesso esperimenti simili.
Al momento il progetto è alle fasi iniziali, quindi non sono disponibili molte informazioni a riguardo. Di sicuro Epix potrebbe rendere molto appetibile, se integrato nell’offerta della TV on demand, la sottoscrizione di un abbonamento, ma va anche ricordato che non sono specificati i costi necessari per i vari provider di contenuti per la payTV utili ad accaparrarsi il canale nel loro palinsesto. Difficile, inoltre, sapere al momento se e quando l’intero ecosistema sarà disponibile per l’Europa. Inoltre, va sottolineato che il business model scelto potrebbe essere soggetto a numerose critiche, dal momento che risulterebbe essere molto restrittivo, vista la sua particolare attitudine ad esistere solo in via di accordi stipulati con i vari provider e del conseguente abbonamento ai servizi TV a pagamento.
Vincenzo Gentile