Le mappe di Bing si arricchiscono di nuovi dati satellitari che rimpingueranno notevolmente il servizio offerto da Microsoft.
Si tratta di nuove immagini satellitari e fotografie per un totale di 165 terabyte (poco più del doppio dei 129 terabyte totali delle precedenti riprese aeree) relativi a circa 38 milioni di chilometri quadrati in tutti e cinque i continenti.
Google, che a questo punto sente la pressione sia delle risorse delle mappe di Microsoft sia di quelle del progetto open source OpenStreetMap, risponde con una strategia di prezzi a ribasso: ha deciso di tagliare dell’88 per cento il costo per le API delle sue mappe.
Mentre per gli utenti e la gran parte dei siti l’utilizzo delle sue mappe è gratuito, infatti, per tutti quei siti (appena lo 0,35 per cento) che superano il limite di 25mila mappe caricate al giorno per 90 giorno consecutivi, chiede un corrispettivo che ha già fatto fuggire diversi partner tra cui Apple e Foursquare: il prezzo viene ora ridotto da 4 dollari per ogni mille mappe caricate a 50 centesimi ogni mille .
Claudio Tamburrino