Dopo la pionieristica imposizione sul mercato delle flash memory da 25nm , la joint-ventur Intel Micron si appresta a rilanciare con le nuove flash memory da 20nm. Con queste dimensioni, le lillipuziane unità di memorizzazione diventano di diritto le memorie flash di tipo NAND più piccole al mondo, e si apprestano ad approdare negli smartphone e nei tablet della prossima generazione.
Il nuovo standard sarà definitivamente adottato su prototipi da 16GB a partire dalla seconda metà di quest’anno, anche se i modelli disponibili inizialmente sul mercato saranno quelli da 8GB. Il tutto in appena 118mm quadri, meno di un francobollo, corrispondente a una riduzione che va dal 30% al 40% in meno rispetto ai modelli da 25nm.
I risvolti pratici di questa nuova conquista sono di immediata deduzione: un minore ingombro negli apparecchi tascabili darà modo ai progettisti di inserire nuove risorse, o dedicarsi al potenziamento di quelle già esistenti nei tablet e negli smartphone, come schermi e batterie più grandi. Una sfida che più di una casa produttrice di dispositivi portatili è già pronta a raccogliere.
A farsi più piccoli saranno non solo i drive a stato solido ma anche i costi di fabbricazione, almeno in base alla stima della stessa IM, secondo cui la produzione di 1 gigabyte per le NAND da 20nm costerà appena 33 centesimi di dollaro, il che non garantisce necessariamente una riduzione dei costi al dettaglio. L’obiettivo finale rimane in ogni caso la produzione di unità da 128GB.
Roberto Pulito