Halo 3 per Xbox 360 è stato commercializzato solo la settimana scorsa, ma prima che l’evento si compisse a Redmond avevano già istituito una guida completa per spiegare come usare correttamente la grafica e il motore 3D del gioco per la produzione di nuovi contenuti e audiovisivi. Definite laconicamente Game Content Usage Rules , le nuove regole risalgono ad agosto e sono pensate per mettere un freno allo sfruttamento senza controllo della proprietà intellettuale di Microsoft.
Interessati dalle nuove regole sono diversi titoli pubblicati dal colosso del software, inclusa la serie Flight Simulator, Shadowrun e Age of Empires. Tuttavia è indubbia la stretta correlazione delle suddette regole con la saga di Halo , il cui terzo episodio è considerato come una delle più importanti killer application per la console di settima generazione di BigM.
Nel vademecum ufficiale si fa espresso riferimento ai machinima , un genere di animazione a metà strada tra cortometraggio ed esperienza ludica, nato e cresciuto assieme alla grafica in vero 3D – da Quake in poi – e ai tool per la generazione di script di animazioni, livelli e altro, sfruttando dati preesistenti o aggiungendone di nuovi al gioco.
Gli stessi machinima che si sono giovati grandemente del perdurante successo di Halo, con serie che hanno raggiunto una certa popolarità come Red vs Blue . Popolarità che significa anche nuove occasioni di business e quindi di guadagno sulla grafica e sul codice di Microsoft Game Studios/Bungie. Da qui la necessità per Redmond di tutelare le proprie creazioni, con un set di regole che prevedano alcune proibizioni , e in particolare: non è lecito creare qualcosa di pornografico od osceno oppure “di dubbio gusto”, usare la colonna sonora e gli effetti audio presi dal gioco originale, vendere qualsiasi lavoro che utilizzi la proprietà intellettuale di Microsoft, reingegnerizzare il codice, creare qualcosa che sia intimamente connesso alla storia e all’universo originali del gioco aggiungendovi contenuti.
Regole all’inizio vissute dalla community come limitazioni eccessive, in particolare nell’ultima proibizione. Tanto che sulla faccenda è intervenuto lo stesso Don McGowan, esperto legale e autore per Microsoft del vademecum, che sul suo weblog ha chiarito come sia stato necessario introdurre la limitazione per evitare la creazione di machinima con plot eccessivamente simili a quello di Halo 3 .
Le regole sono state poi accuratamente analizzate da esperti legali e autori di corti 3D, ed entrambe le categorie coinvolte hanno infine deciso che esse non sono poi così malvagie come temuto in principio . Persino la Electronic Frontier Foundation , per bocca del legale Fred von Lohmann, ha approvato la guida: “È un grosso miglioramento rispetto alla situazione precedente – dice von Lohmann – cioè quella in cui nessuno voleva dare agli autori dei machinima alcuna linea guida ufficiale”.
L’esperto si riferisce anche all’iniziativa simile intrapresa da Blizzard per i machinima basati su World of Warcraft, concretizzatasi con una lettera aperta ai Machinimatori molto meno restrittiva di quella Microsoft , visto che permette di adoperare anche gli effetti sonori e tutti gli altri materiali inclusi nel celebre MMOG.
Alfonso Maruccia