A quanto sembra, il market per applicazioni incentrato su Chrome è partito col freno a mano tirato. Per il momento, infatti, Google ha scelto di fissare a 10 MB il limite delle applicazioni scaricabili. Molto probabilmente, più avanti, questo valore massimo verrà rimosso ma attualmente nessuna delle 500 app disponibili può pesare più di così.
Al momento, le software house che intendano mandare un prodotto in approvazione possono solo limitarsi ad aggirare il problema con lo stratagemma utilizzato già in altri marketplace, e rilasciare leggerissimi programmi “hosted”, che lavorano con una connessione persistente, pescando le informazioni da un server.
Google ha creato un sistema operativo web based che è pensato proprio per i notebook ma il fatto di dipendere dalla connessione, nel caso di applicazione da scaricare “a rate”, potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Dalle parti di Mountain View dovranno impegnarsi parecchio per mantenere la promessa di non limitare Chrome OS ad un utilizzo esclusivamente online.
Nel frattempo, Google ha dato una svecchiata anche al look e alle regole dell’ Android Market .
L’ aggiornamento in arrivo permetterà di scorrere gli elementi in stile cover flow, segnalerà il rating del prodotto, metterà in primo piano un paio di categorie (Widget e Live Wallpaper) ma sarà molto meno permissivo per quanto riguarda il diritto di recesso. Il tempo entro il quale si può chiedere il rimborso dell’app scaricata passerà infatti da 24 ore a 15 minuti. In questo caso però, il limite di ogni singolo file ospitato nello shop salirà a 50MB.
Roberto Pulito