Nuova settimana, nuovo leak: questa volta tocca a un archivio contenente 73,2 milioni di record provenienti dai database di diversi siti. Circa 30 milioni appartengono alla piattaforma di incontri Zoosk, altri 15 milioni dal servizio di stampa Chatbooks, 8 milioni da un portale coreano che si occupa di moda e arredamento, 3 milioni dal quotidiano online The Chronicle of Higher Education e un milione da Star Tribune.
Zoosk e altri siti colpiti dall’ennesimo leak
A portarlo online il gruppo ShinyHunters, lo stesso che pochi giorni fa ha trafugato 500 GB di codici da GitHub e che nelle scorse settimane ha messo in ginocchio i sistemi di sicurezza dello store indonesiano Tokopedia offrendo poi in vendita i dati per un prezzo equivalente a circa 5.000 dollari.
Il nuovo archivio è proposto sul Dark Web per una cifra stimata in 18.000 dollari. Alcuni team di ricercatori che operano nel territorio della sicurezza collegano i responsabili dell’operazione a Gnosticplayers, altro gruppo attivo lo scorso anno con modalità e finalità del tutto simili.
Uno dei servizi colpiti, il già citato Chatbooks, ha annunciato il data breach sulle pagine del proprio sito ufficiale sottolineando come non siano state compromesse le informazioni relative ai metodi di pagamento e invitando gli utenti a cambiare al più presto la propria password per evitare truffe, raggiri o situazioni spiacevoli di altro tipo.