La Commissione europea ha comunicato che la legge sui mercati digitali (Digitale Markets Act) è applicabile dal 2 maggio. Le nuove regole per i cosiddetti gatekeeper sono entrate in vigore il 1 novembre 2022. La roadmap prevede ora l’invio delle informazioni da parte delle aziende, la successiva verifica e il rispetto degli obblighi.
Le Big Tech sono avvisate
Il Digital Markets Act stabilisce una serie di obblighi e divieti per i gatekeeper, ovvero le aziende che soddisfano tre criteri: fatturato annuo pari o superiore a 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi finanziari o con capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo esercizio finanziario, almeno 45 milioni di utenti attivi mensili, attività in almeno tre Stati membri.
Le aziende interessate sono quelle che operano in almeno uno dei seguenti settori: servizi di intermediazione, motori di ricerca, social network, servizi di messaggistica, servizi di condivisione video, assistenti virtuali, browser web, servizi di cloud computing, sistemi operativi e servizi di pubblicità.
Europe deserves fairer, more transparent and contestable digital markets.
As of today, the Digital Markets Act becomes applicable, allowing us to take actions that will bring better conditions for consumers and businesses, open up opportunities and end unfair practices.#DMA
— European Commission (@EU_Commission) May 2, 2023
I gatekeeper devono consentire agli utenti di disinstallare le app preinstallate, di installare app o store di app di terze parti e di disdire l’abbonamento ai servizi con la stessa facilità con cui è possibile abbonarsi. Devono inoltre garantire a terzi l’interoperabilità con i propri servizi. I divieti più rilevanti sono quelli che impediscono di imporre agli sviluppatori l’uso dei sistemi di pagamento proprietari. È evidente che le regole avranno un impatto maggiore per Apple.
Entro il 3 luglio, le aziende dovranno comunicare i servizi interessati alla Commissione. Quest’ultima avrà fino al 6 settembre per confermare la designazione di gatekeeper. Le Big Tech dovranno quindi rispettare le regole entro il 6 marzo 2024. A partire da questa data, in caso di violazione della legge, verranno applicate le sanzioni previste: fino al 10% del fatturato mondiale o 20% per infrazioni ripetute e penalità giornaliera fino al 5%.