Come anticipato all’inizio del mese è arrivato stamattina l’ok definitivo al Digital Markets Act da parte del Consiglio dell’Unione europea. La nuova legge, che entrerà in vigore sei mesi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, stabilisce una serie di obblighi e divieti per i cosiddetti “gatekeeper”, ovvero le grandi piattaforme online.
Apple, Amazon e Google rischiano multe miliardarie
Il Digital Markets Act (Legge sui mercati digitali) è stato proposto dalla Commissione europea a fine 2020, insieme al Digital Services Act (Legge sui servizi digitali). Dopo vari passaggi, il DMA è stato approvato dal Parlamento europeo e oggi dal Consiglio dell’Unione europea. La legge stabilisce obblighi e divieti che assicurano condizioni di parità in ambito digitale, evitando l’abuso di potere dominante da parte delle Big Tech.
I gestori delle piattaforme digitali, denominati gatekeeper, dovranno rispettare varie norme, ad esempio garantire l’interoperabilità dei servizi di messaggistica, offrire una semplice modalità di cancellazione dell’abbonamento (come la sottoscrizione) e informare la Commissione europea in merito ad acquisizioni e fusioni.
I gatekeeper non potranno più:
- preinstallare applicazioni o impedire agli utenti di disinstallarle facilmente
- imporre l’installazione dei software più importanti per impostazione predefinita all’installazione del sistema operativo
- impedire agli sviluppatori di utilizzare piattaforme di pagamento di terzi parti
- riutilizzare, ai fini di un altro servizio, i dati personali raccolti nel corso di un servizio
- classificare i propri prodotti o servizi in modo più favorevole rispetto a quelli concorrenti
Sembra evidente che l’azienda più “penalizzata” dalla legge sia Apple, in quanto dovrà consentire l’uso di store e sistemi di pagamento alternativi.
I gatekeeper dovranno conformarsi al DMA entro sei mesi. In caso di inosservanza, la sanzione può arrivare al 20% del fatturato globale. Se la violazione si verificherà almeno tre volte in otto anni, la Commissione europea potrà avviare un’indagine e, se necessario, imporre rimedi comportamentali o strutturali (vendita di asset).
Dopo la firma da parte della Presidente del Parlamento europeo e del Presidente del Consiglio, l’atto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore sei mesi dopo. L’approvazione definitiva del Digital Services Act (DSA) è prevista entro settembre 2022.