Non siamo ancora alla 2.0, ma alla 1.5: il parlamentare del partito del Popolo delle Libertà, Roberto Cassinelli, ha presentato la nuova release della sua proposta di legge su informazione, stampa e blog . Una versione che, dice, è stata redatta seguendo le indicazioni chieste alla rete e ai suoi abitanti ma, aggiunge subito, “aspetto nuovi consigli primi di depositare il testo definitivo”.
Cassinelli, membro della commissione Giustizia alla Camera, presenta la sua nuova “salvablog”, così l’ha definita , in un video pubblicato sul suo blog , sottolineando le novità del testo rispetto a quello precedente : un testo che intende riformare la Legge sulla Stampa e che ora appare più preciso nel definire l’oggetto di cui intende occuparsi.
In primis si afferma che gli obblighi di registrazione di cui alla Legge sulla stampa sono esclusi per tutti i prodotti editoriali pubblicati sulla rete Internet , “ed in particolare – continua il testo – quelli utilizzati quale strumento di espressione del pensiero e di aggregazione sociale e culturale”.
Tutti tutti? “Ad eccezione – continua la proposta – di quelli per cui sussista almeno una delle seguenti fattispecie:
a) il prodotto editoriale pubblicato sulla rete internet risulta essere l’edizione telematica di un prodotto editoriale realizzato su supporto cartaceo per il quale sussistono tali obblighi, e con esso ha in comune l’editore o il direttore responsabile;
b) l’editore del prodotto editoriale pubblicato sulla rete internet intende avvalersi delle provvidenze previste dall’articolo 3 (quelle previste per la stampa, ndr.);
c) il prodotto editoriale pubblicato sulla rete internet ha quale scopo unico o prevalente la pubblicazione e diffusione di notizie di attualità, cronaca, politica, costume, economia, cultura o sport, e sussistono entrambe le seguenti condizioni: il prodotto editoriale è gestito in modo professionale da una redazione di almeno due persone regolarmente retribuite; contiene al proprio interno inserzioni pubblicitarie che complessivamente costituiscono per l’editore fonte di reddito lordo per un importo non inferiore ad Euro 36.000 annui”.
Il nuovo testo dunque esclude da obblighi di qualsiasi genere blog e siti gestiti da una sola persona indipendentemente dall’eventuale profitto che ne trae e include spazi web che generino almeno un qualche fatturato, ma solo se composti da almeno due persone “regolarmente retribuite”. Se può risultare ancora non del tutto chiaro lo spettro dei siti coinvolti, è evidentemente più ovvio il fatto che si contempli la registrazione per chi vuole rastrellare denaro pubblico con le proprie attività.
Di interesse, inoltre, l’articolo 3 della proposta ( qui in PDF ), quello relativo alla omessa registrazione :
“- 1. Chiunque intraprenda la pubblicazione di un prodotto editoriale periodico senza che sia stata eseguita la registrazione di cui all’art. 5, ove richiesta, è punito con la sanzione amministrativa sino a euro 500. 2. La stessa sanzione si applica a chiunque pubblica un prodotto editoriale non periodico, del quale non risulti il nome dell’editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero”
Cassinelli ieri ha anche voluto rispondere a Beppe Grillo : il comico genovese aveva criticato duramente la proposta Cassinelli parlando di “legge fottiblogger”, annunciando poi di essere pronto se necessario a migrare il proprio celebre blog a Lugano, in Svizzera. Quella è una definizione che Cassinelli rifiuta: “La mia proposta di legge – fa sapere il parlamentare – è ancora aperta, e raccoglie ogni giorno contributi e critiche online. Se il mio concittadino Grillo vuole, possiamo confrontarci a Genova, ovviamente prima che parta per la Svizzera”.
Secondo Cassinelli “dire che si vuole salvare i blog per poi fotterli (cito le parole di Grillo), significa fare un processo ad intenzioni assolutamente inesistenti”. A suo dire è “soltanto un parlamentare che fa il suo lavoro di legislatore, cercando di modificare la legge nel pieno rispetto della libertà di stampa e di espressione del pensiero. Il fatto di essere un parlamentare del PDL non impegna in alcun modo la mia parte politica é tantomeno il Governo (impropriamente chiamato in causa dall’on. Storace). La mia proposta di legge è ancora aperta, sto raccogliendo tutti i suggerimenti e le critiche che arrivano ogni giorno e presto sottoporrò la terza bozza all’attenzione dei cittadini online”.