Continueremo a costruire set e creazioni con i mattoncini tradizionali che hanno reso celebre il brand in tutto il pianeta, ma il futuro di LEGO sarà anche digitale. La società ha annunciato l’intenzione di puntare su questo fronte con decisione, anzitutto triplicando il numero dei software engineer al proprio servizio. Si tratta di un ennesimo step del percorso che ha già portato all’apertura di tre Digital Hub nel mondo: a Londra, a Shanghai e più di recente a Copenhagen.
Non solo mattoncini: il futuro digitale di LEGO
Nel mirino, con tutta probabilità, anche lo sviluppo interno di videogame. I titoli sono stati finora affidati a studi di terze parti. Queste le parole di Niels Christiansen, numero uno del gruppo, che ha confermato un investimento da centinaia di milioni di dollari. La visione è quella che porterà a concepire i prodotti fisici e quelli digitali come un’unica entità, due mattoncini indissolubilmente incastrati l’uno sull’altro.
Ora, stiamo assistendo a una sorta di convergenza, dunque è più semplice connettere le due esperienze in una sola. Sul fronte digitale, stiamo incrementando in modo importante le nostre capacità, portando al nostro interno mansioni prima svolte all’esterno. Oggi si concretizza il nostro più grande investimento.
Sappiamo che LEGO ha già messo nel mirino il metaverso, grazie all’accordo siglato nelle scorse settimane con Epic Games. Il progetto annunciato poggerà su tre pilastri: ogni applicazione dovrà tenere conto dei criteri di sicurezza e accessibilità per i bambini, andrà salvaguardata la privacy e sarà necessario offrire gli strumenti necessari a garantire il pieno controllo dell’esperienza. Possiamo immaginare qualcosa di simile a quanto già visto con Roblox o Minecraft.
Già oggi, alcuni prodotti del catalogo prevedono una qualche sorta di integrazione con software e applicazioni. È ad esempio il caso dei percorsi ispirati all’universo di Super Mario o dei veicoli telecomandati da controllare con un’applicazione mobile su smartphone.