Google si batterà per una nuova rete elettrica, per una rete intelligente che consegni nelle mani dell’utente la possibilità di vigilare sui propri consumi. Collaborerà con General Electric per sviluppare soluzioni tecnologiche, farà pressione sulle autorità e cercherà di dare il buon esempio.
L’accordo con General Electric è stato annunciato a Mountain View: non è stato fissato un budget, non si sono ancora gettate le fondamenta dei piani con cui procedere, ma le buone intenzioni pervadono i vertici delle due colossali aziende. L’obiettivo è mettere a punto una smart grid, una rete elettrica intelligente , dare modo ai cittadini di scegliere e di approfittare di fonti di energia rinnovabili, sensibilizzare istituzioni, aziende e utenti.
La produzione e la distribuzione di energia, ricordano da Google nel blog ufficiale, avviene pressoché come avveniva nella prima centrale elettrica inaugurata da Edison alla fine dell’800: sono numerosi i progressi in campo energetico conquistati da allora, ma ancora non se ne fruisce in maniera universale. L’unica interazione che alle persone è concessa avere con l’energia è quella che passa dall’interruttore. O dalla bolletta che a scadenze regolari viene depositata fra la posta dell’utente.
Qualcosa deve cambiare, avvertono da Mountain View Google e GE. I due colossi immaginano un futuro in cui il cittadino possa vivere in maniera sostenibile attingendo a fonti di energia rinnovabili e pulite, in cui la tecnologia sia meno avida di energia, in cui dispositivi e cittadini sappiano controllare gli sprechi. Questa rivoluzione, spiegano le due aziende, passerà attraverso la sensibilizzazione dell’intero comparto industriale, e correrà lungo le ramificazioni di una rete elettrica intelligente, che permetta a ciascuno di scegliere come sfruttare l’energia che innerva il suo quotidiano.
Google e GE parlano di una smart grid: nonostante le istituzioni al di qua e al di là dell’oceano abbiano stanziato fondi per lo sviluppo di una tale visione, le due aziende ritengono che sia necessario muoversi con più convinzione e tempestività. Per questo motivo promettono di esercitare pressioni sulla sfera politica affinché incoraggino e incentivino lo sviluppo di una rete elettrica che elimini gli sprechi, che consenta al gestore e al cittadino di monitorare i consumi: un’opzione che, lo dimostrano alcune sperimentazioni, facendo leva sulla sensibilità e sul desiderio di contenere le spese, permette di ridimensionare gli sprechi e di fruire dell’energia in maniera più sostenibile. “Una rete intelligente è qualcosa di cui abbiamo disperatamente bisogno in questo paese – ha sottolineato Dan Reicher, a capo della divisione di Google che si occupa della tutela dell’ambiente – pensiamo umilmente di poter contribuire”.
La prospettiva di una rete intelligente dovrà poi accompagnarsi ad un ampliamento del ventaglio delle soluzioni rinnovabili : l’ energia solare , quella che scaturisce dalla forza delle onde per alimentare i data center della grande G o direttamente dal sottosuolo, come auspicano a Mountain View, dovrà diventare una soluzione alla portata dei cittadini. Non si dovrà però investire solo sugli impianti e sulle centrali, ha avvertito Reicher: “Il discorso delle energie rinnovabili non verrà mai tradotto in realtà se non si migliorerà la capacità di trasmissione dell’energia”, se non cambieranno le politiche e se gli stati non rimuoveranno lacci e lacciuoli che vincolano il sistema elettrico.
Google e General Electric meditano altresì di lavorare sui dispositivi che i cittadini maneggiano quotidianamente: non si tratta delle sole apparecchiature che animano Silicon Valley e scrivanie . Le due aziende promettono di incoraggiare il mercato e i consumatori a credere nelle automobili elettriche : Google già lo fa da tempo , può contare su una flotta di automobili alimentate da pannelli solari.
Gaia Bottà