EDIT 31/10 – Lenovo ha comunicato i prezzi e le disponibilità sul mercato italiano per i tablet Yoga: il modello da 8 pollici costerà 229 euro iva inclusa, quello da 10 costerà 299 euro. La tastiera Bluetooth opzionale per il modello da 10 costerà 99 euro, sempre iva inclusa. I tablet saranno in vendita nei maxi-store di elettronica a partire da fine novembre. Disponibili anche le varianti 3G, a un prezzo di 279 e 349 euro per le versioni da 8 e 10 pollici.
Roma – Yoga è un marchio che ha avuto piuttosto successo nell’ultimo anno: Lenovo ha lanciato un paio di laptop convertibili , con processori ARM o x86, che sono stati apprezzati da critica e pubblico. Così l’azienda cinese ha deciso di sfruttare il nome per lanciare anche un coppia di tablet frutto dell’ inedita collaborazione con Ashton Kutcher , che da oggi intraprende l’inedito ruolo di ingegnere per Lenovo: i due Yoga da 8 e 10 pollici presentati sono il primo prodotto ad aver ricevuto il suo input nel corso della progettazione.
Tralasciando il ruolo di Kutcher , non sarebbe certo la prima volta che una celebrità presta il suo volto a uno stunt pubblicitario di un’azienda, i nuovi tablet Lenovo presentano delle caratteristiche estetiche ed ergonomiche già viste in giro . Il corpo piatto presenta un rigonfiamento cilindrico su uno dei lati lunghi , con all’interno una batteria molto capiente in grado di garantire 18 ore di autonomia: l’idea non è del tutto originale, visto che la stessa forma l’ha adottata Apple da molti anni per le sue tastiere wireless e per il Magic Trackpad. Oltre alla batteria, la forma degli Yoga si presta anche a essere utilizzata come impugnatura: in questo caso il pensiero corre a uno dei capostipiti del genere, l’ Adam di Notion Ink, un tablet di belle speranze praticamente mai nato davvero che aveva adottato un design simile proprio per ragioni ergonomiche ( prima di una fine piuttosto ingloriosa ).
La forma non è l’unico particolare “già visto” degli Yoga: i tablet includono un kickstand simile a quello del Surface, ovvero un supporto integrato che è in grado di consentire al terminale di stare in piedi da solo per esempio quando si vuole usarlo per guardare un video, o per sfruttarlo come schermo digitando su una tastiera esterna (come optional Lenovo ne prevede una Bluetooth, abbinabile al modello da 10 pollici). In questo modo i tablet Yoga eliminano la necessità di installare una cover extra per permettere di usare il device in questo modo: un risparmio in termine di ingombri e costi, ma che occorre valutare se basterà a convincere gli acquirenti potenziali a sorvolare su altre caratteristiche meno accattivanti.
Il punto debole dei tablet Yoga è senza dubbio lo schermo: entrambi, sia nella versione da 8 che da 10 pollici, ne montano uno con una risoluzione 1280×800 che è molto distante da quelli di device più “moderni” sotto questo punto di vista come Kindle Fire HDX o Nexus 7 2013. La CPU, poi, è un quad-core ARM di Mediatek da 1,2GHz (MT8125), abbinata a 1GB di RAM: anche qui, le specifiche restano un po’ indietro rispetto ai prodotti più recenti degli altri marchi. Infine lo storage da 16 e 32GB, Android 4.2.2 (pesantemente modificato nell’interfaccia, che ricorda più quella di iOS che quella di Android), fotocamera posteriore da 5 megapixel e anteriore da 1,6. Il tutto in vendita a 249 dollari per la diagonale 8 pollici, 299 per il 10.
Comunque la si guardi, il Nexus 7 2013, o l’appena annunciato Nokia 2520, o ancora il non ancora ufficializzato Nexus 10 2013 e i già disponibili Kindle Fire HDX offrono specifiche superiori allo stesso prezzo (o addirittura inferiore): la maxi-batteria (9.000mAh nella variante 10 pollici, 6.000 in quello da 8) da sola difficilmente trasformerà i due Yoga in autentici best-seller, nonostante la possibilità (tramite cavo opzionale da acquistare a parte) di caricare altri apparecchi tramite la porta micro USB presente sugli apparecchi. Lenovo pare puntare alla fascia media, ma con specifiche da entry-level: basterà la benedizione di Ashton Kutcher, che è atteso prossimamente in Italia sul grande schermo nel ruolo di Steve Jobs (il film uscirà il 14 novembre), a convincere pubblico e critica? Per il momento non c’è accordo neppure sulle qualità velocistiche complessive dei due nuovi arrivati.
Luca Annunziata