Dal palcoscenico del CES 2016, a Las Vegas, Lenovo e Google
hanno annunciato una collaborazione volta alla produzione del primo smartphone rivolto all’utenza generalista equipaggiato con le tecnologie di Project Tango, che permettono al dispositivo di riconoscere l’ambiente in cui è immerso l’utente e di interagirvi.
Project Tango, annunciato da Google all’inizio del 2014, si è già manifestato sotto forma di tablet e di smartphone , ora anch’esso in vendita , entrambi indirizzati agli sviluppatori. Si fonda su una moltitudine di sensori in grado di interpretare la posizione, i movimenti e lo spazio che circonda il dispositivo: di questi si nutrirà la smartphone a cui Lenovo e Mountain View stanno lavorando, in vista di un lancio a favore degli utenti ordinari, previsto per l’estate dell’anno appena iniziato ad un prezzo inferiore ai 500 dollari.
Non è ancora noto il nome del device, né la dotazione che lo contraddistinguerà: i prototipi finora mostrati incarnano diversi design ancora provvisori con la costante di una diagonale tra i 6 e i 6,5 pollici. Oltre alla cam RGB e alle lenti fisheye per la visione periferica, ai sensori per rilevare profondità e movimento, è per ora dato sapere che la ricostruzione e l’interpretazione dell’ambiente saranno affidate a un processore Qualcomm ( probabilmente l’ampiamente anticipato Snapdragon 820 ).
A determinare l’utilità di un simile dispiegamento di tecnologie saranno dunque le applicazioni create dagli sviluppatori: è per questo che Google li invita a proporre idee entro il 15 febbraio 2016, le migliori delle quali verranno selezionate per ottenere il supporto ingegneristico ed economico necessario ad essere realizzate, affinché possano animare lo smartphone Lenovo fin dal momento del lancio.
Gaia Bottà