Un collettivo artistico sta sfruttando a pieno le potenzialità dei social network, e in particolare del micro-blogging di Twitter, per battere la concorrenza nell’affollato mercato californiano della distribuzione di marijuana per finalità mediche.
La Proposition 215 dello Stato della California permette ad organizzazioni no profit di produrre, coltivare e vendere marijuana per scopi medici. Se con l’amministrazione Bush questa norma era ritenuta in conflitto con la legge antidroga federale, con Obama vige una certa tolleranza che ha permesso il proliferare di organizzazioni senza scopo di lucro che si stanno facendo concorrenza per la loro dose di mercato.
Artists collective è il collettivo che sta sfruttando i social network al pieno del loro potenziale per ritagliarsi uno spazio: oltre alla visibilità così ottenuta offrono un servizio di consegna gratuito (ma solo nella contea di Los Angeles) e del tutto legale: verificano che la marijuana sia stata prescritta dal medico e che il paziente abbia una carta d’identità californiana. Si presentano come qualcosa di lievemente diverso dagli altri: vogliono racimolare 10mila dollari di donazioni per creare opportunità per i loro artisti , scrittori e musicisti.
Hanno creato un sito internet , una pagina su Facebook e una su Myspace , ma solo con Twitter hanno raggiunto la popolarità: “Siano aperti da sei mesi e solo nelle ultime due settimane con l’account di Twitter qualcuno ha iniziato ad interessarsi a noi” ha detto Dann Halem, direttore del collettivo. I 140 caratteri concessi sembrano d’altronde un ottimo mezzo di pubblicità: inframmezzando micro-blogging divertenti a vere e proprie promozioni sono riusciti a guadagnarsi l’attenzione che richiedevano, anche cavalcando il successo di popolarità del sito.( C.T. )