Washington (USA) – Era nell’aria da tempo ma ancora non era mai accaduto: per la prima volta le autorità di un paese, gli Stati Uniti in questo caso, hanno introdotto il discrimine del trusted computing nella scelta di acquisto di nuovi sistemi informatici.
La notizia la diffonde SecurityFocus e ha comprensibilmente già fatto rizzare le orecchie a chi teme la diffusione dei PC blindati : nei bandi di gara per l’acquisto di sistemi per i propri uffici lo US Army , l’esercito americano, ha esplicitamente richiesto che questi siano dotati della versione 1.2 del TPM (Trusted Platform Module), meglio noto come chip Fritz . Parliamo cioè dell’elemento fondante delle piattaforme di trusted computing.
Come noto il Fritz chip ha molte specifiche caratteristiche , ad esempio l’integrazione di cifratura o di gestione specializzata della memoria per l’archiviazione blindata di dati sul computer, in cui i file possono essere aperti solo con le applicazioni che li hanno creati, oppure possono essere utilizzati esclusivamente sulla macchina sulla quale sono stati inseriti. Tra le altre cose, consente l’ identificazione univoca del chip.
Stando al bando di gara di maggio, qui le FAQ , il TPM dovrà essere presente su tutti i PC, desktop e portatili, oggetto dell’acquisto.
Come segnala SecurityFocus, secondo i dati del Trusted Computing Group nel 2005 sono stati distribuiti nel mondo 20 milioni di computer con TPM .