Lawrence Lessig, esperto in proprietà intellettuale nella Società dell’Informazione e capostipite del movimento per la cultura libera, non si candiderà per ricoprire il posto vacante al Congresso. Ma non rinuncerà a cambiarlo .
Aveva annunciato lo scorso anno che avrebbe concentrato il proprio impegno nello studio dei sistemi politici, per sfidare i vizi di una macchina politica corrotta dalla quale sono scaturite le problematiche di cui si era occupato in precedenza.
Poi, il posto liberatosi al Congresso, gli incoraggiamenti dei netizen: Lessig ha iniziato a credere nella propria candidatura, è stato creato un sito e si è dato il via alla raccolta fondi .
Ma Lessig non si candiderà: la competizione è impari, l’elezione si terrà ad aprile e non c’è abbastanza tempo per informare e sensibilizzare i cittadini. La candidatura, spiega Lessig, si tradurrebbe inevitabilmente in un insuccesso, un insuccesso che potrebbe inficiare l’impegno profuso finora e che potrebbe gettare un’ombra sull’obiettivo più lungimirante di cambiare il Congresso nel profondo. ( G.B. )