Nella sua missione dichiarata di cifrare la totalità delle comunicazioni su Web, Let’s Encrypt ha recentemente raggiunto e superato i 50 milioni di certificati attivi. La tecnologia HTTPS si fa strada tra siti vecchi e nuovi, e conquista nuovi utenti nello spazio di mercato che in precedenza non dimostrava di avere interesse pratico verso questo genere di tecnologia.
Nato grazie al supporto di nomi importanti della Rete come Electronic Frontier Foundation (EFF), Mozilla, Cisco, Akamai e altri, Let’s Encrypt si sforza di rendere i certificati crittografici necessari alle comunicazioni sicure sempre più popolari e “democratici”. A rendere meno arduo lo sforzo c’è ovviamente la gratuità dell’emissione del certificato, ma anche una serie di tool pensati per facilitare al massimo la gestione e l’installazione delle comunicazioni HTTPS su ogni genere di infrastruttura Web.
Le statistiche recenti evidenziano la crescita dell’attività della nuova Certificate Authority (CA) gratuita, con 50 milioni di certificati emessi e ancora validi per altrettanti siti o domini Web. I numeri in realtà variano a seconda dell’angolo di lettura, sottolinea EFF , passando dai 127 milioni di certificati totali emessi in quattro anni ai 26 milioni di domini di primo livello (TLD) che hanno registrato un certificato presso il servizio.
Da qualunque punto di vista la si guardi, l’attività di Let’s Encrypt qualifica l’iniziativa come uno dei CA più grandi esistenti in rete, e la stragrande maggioranza delle registrazioni riguarda servizi Web al loro primo certificato. Assieme alla crescita di Let’s Encrypt cresce insomma anche in mercato del Web cifrato, e le CA concorrenti non hanno da temere effetti negativi sul proprio business. Almeno per il momento.
Alfonso Maruccia
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