Web (internet) – La follia del Governo italiano non conosce limiti. Non so se a voi della redazione sia capitato di vedere il nuovo spot di “pubblicità regresso”, nel quale una persona distinta ci avvisa che il 31/12/1999 potrebbe entrare in azione un “bug” che potrebbe bloccare telefonini, carte di credito e quant’altro.
Tutto molto bello ed istruttivo, per carità, solo che alla fine accade un qualcosa di sconcertante, anzichè consigliare le situazioni da tenere (tipo non usare il telefonino o la carta di credito) la persona distinta ci dice: “tranquilli, è soltanto un baco”… Ma siamo impazziti?
Allora tutto il resto del mondo che cosa si preoccupa a fare? Perchè ci sono sviluppatori che hanno lavorato sodo per mesi e mesi per poter aggiornare il PC degli utenti? Perchè la Casa Bianca allestirà un centro di raccolta dati su ciò che accadrà il 31/12/1999? Perchè ai governi degli altri paesi non gli si dice: “ma cosa state facendo? aggiornate i software? pazzi, tanto è soltanto un baco!”
D’accordo, non bisogna creare allarmismi, ma che il Comitato per il 2000 istituito dal governo italiano mandi in onda uno spot del genere non è controproducente? Ci vantiamo di essere entrati in Europa, ma gli altri stati dicono che ancora ci dobbiamo staccare dall’Africa (non so se vi è capitato di leggere certi commenti fatti da giornali e newsgroups americani sul problema anno 2000 in Italia), e poi ce ne usciamo con degli spot così disarmanti?
Non dico che dobbiamo fare come in Canada, allertare l’esercito, riempire i silos di cibo e via dicendo, ma neanche sottovalutare un problema del genere. Se mai avessi colto male il senso dello spot, vi prego di scusarmi per questo sfogo, ma ho paura che non ci sia niente da leggere tra le righe… Comunque, visto che il vostro staff è composto da persone competenti, spero che riusciate a darmi delle indicazioni in più su quello che il governo italiano vuole fare per il problema anno 2000, grazie e scusatemi per il disturbo.
Marco
Risposta: Oltre al Comitato Anno2000, composto da persone competenti ma arrivate troppo tardi e con troppo poco potere “per fare”, il Governo ha istituito un “centro di gestione dell’emergenza”. Da anni abbiamo insieme a tanti altri denunciato il ritardo delle istituzioni italiane sull’argomento e oggi ci troviamo nella condizione di non avere la più pallida idea di quello che accadrà. E se le banche sembrano le più preparate, lo spot ha ragione almeno su una cosa: tutto potrebbe succedere. Probabilmente, ci dicono gli esperti, non accadrà nulla di grave. Ci costringono a sperare…