Web (internet) – “…solo per dire la mia, ammesso che a qualcuno interessi. Amighista duro e convinto, spero mi sia rimasto un briciolo di capacità di osservazione oggettiva dei fatti; e vedo che si condanna M$ per monopolio: perché, integrando tutto l’integrabile a livello di OS, impedisce di fatto l’ingresso di competitori in alcune fasce di mercato. Se qualche giudice “a caso”, avesse disposto di un briciolo di competenza e/o memoria storica, beh, allora saprebbe (o ricorderebbbe) che:
IBM include un browser proprietario nel suo OS (e lo installa di default) sin da OS/2 Warp (versione 3), datato 1994. Lo acquistai in bundle assieme al mio primo 486, lo provai e decisi che non valeva una cicca se confrontato con NT4.0;
questo almeno per la mia professione: OpenDoc era ancora allo stato embrionale (e se ne parlava da anni), mentre OLE già funzionava e io disponevo di un buon servizio di sistema la creazione e gestione dei compound-documents. E questo i vari unix lo devono ancora imparare a loro volta;
coloro i quali pensano ad una rapida traslazione di questa famiglia di OS verso macchine client ragionino in maniera più obbiettiva e riconoscano che l’eventuale difficoltà di gestione di questi OS non è l’unico fattore che ne limita la diffusione, e nemmeno il più vincolante;
IBM integra una JVM di sistema dalla versione 4 di OS/2 (Merlin), la cui ultima release è persino più performante di quella M$. Merlin è datato 1997.
Qualcuno ha forse mosso accuse o denunce nei confronti di questa azienda? E ciò non vi sembra strano, o quantomeno significativo? Eppure, Sun e Netscape non dovrebbero essere ostacolate dai fatti sopra citati?
Non proseguo oltre, non è certo mia intenzione difendere M$ ad oltranza, vorrei solo si capisse che non si può accusare e punire una azienda per manovre che tutte le major hanno tentato, fallendo per inferiore capacità commerciale (ebbene si: nessun grande fratello, solo ottimo marketing). Tanto, alla fine della giornata, il mio giretto con WinUAE (acquistato originale: grande Cloanto!) non me lo può togliere nessuno; esattamente come la mia capacità di confronto e giudizio.
Meditate, gente, meditate…”