Lettere/Ma Microsoft non verrà divisa

Lettere/Ma Microsoft non verrà divisa

Adesso, improvvisamente, su internet appaiono i S.O. in fase alpha. Perché considerarlo un caso? Perché invece non cosiderarlo un fatto voluto? A me queste sembrano prove di Open Source, o di smembramento
Adesso, improvvisamente, su internet appaiono i S.O. in fase alpha. Perché considerarlo un caso? Perché invece non cosiderarlo un fatto voluto? A me queste sembrano prove di Open Source, o di smembramento


Web – Gentile redazione, vi voglio raccontare la mia opinione sul caso Microsoft. Cosa per altro non richiesta, ma credo che questa sia una delle croci nel volere fare i giornalisti. Io sono un programmatore che lavora su NT dalla sua prima versione. In quel
periodo Dos e NetWare dominavano in modo contrastato. Per interessi di bottega, direi di sopravvivenza, quindi ho sempre dovuto provare ad indovinare da che parte girerà il vento domani. Di solito sbaglio, però l’idea di abbandondare Novell fu allora un’ottima scelta.

Adesso devo un’altra volta cercare di capire dove soffierà il vento. Cosa succederà della Microsoft? Per parafrasare Matrix: “Questa è la domanda”.

In questo momento si fanno previsioni che Microsoft sarà divisa. Personalmente non penso finirà così. Per quanto non abbia problema a pensare che la Giustizia in USA sia stupida, così stupida da perseguire siti non di sua competenza nei paesi scandinavi o a Firenze, non penso sia così stupida da pensare che sostituire un monopolio con altri due o tre sia una buona scelta per il popolo statunitense. Non credo neanche che Bill sia una persona stupida. Per quanto abbia messo Balmer in vetrina, faccia beneficienza a tutto spiano, e tiri fuori frasi come “il bene della Microsoft è il bene degli Stati Uniti”, credo che non gli sia sfuggito cosa sta succedendo.

Tra l’altro le frasi (stupide) in cui il bene personale è scambiato per il bene collettivo stanno bene in bocca a Soru, Tatò, Colaninno, Agnelli e compagnia bella. Negli USA c’è più irritabilità a fronte di simili sciocchezze.

Il ragionamento è semplice. Bill ricava i soldi da Office, e dalla sua integrazione con BackOffice. Al mondo ci sono molte persone intelligenti, e competenti, ma queste preferiscono fare S.O., e non programmi di Office Automation. Personalmente il pericolo per Microsoft non lo vedo in Linux, che è alla fin fine sempre uno Unix, ma in progetti come il S.O. di ReactOS o nel basic di Xbasic . Allo stato attuale sono progetti ancora acerbi, molto acerbi, ma se riescono potremmo avere cloni migliori dell’originale.

A questo punto possiamo tornare sulle due “fughe” dei nuovi S.O. della Microsoft. Per 30 anni i S.O. sono stati segreti ottimamente difesi, e adesso, improvvisamente, le talpe possono mettere su internet tranquillamente i S.O. in fase alpha. Perché considerarlo un caso? Perché invece non cosidararlo un fatto voluto? A me queste sembrano prove di Open Source, o di smembramento. Credo che le fughe di codice dalla Micorosoft siano un fatto pilotato. Che siano un modo per tastare il polso di come reagirà la comunità di sviluppatori, e il mercato.

Per quanto enorme, penso che la Microsoft mollerà i S.O. Il malefico Bill potrebbe anche questa volta ribaltare una sconfitta in una vittoria. Tenersi il mercato più redditizio (cioè Office), mollare un progetto ormai ingestibile per le dimensioni alla concorrenza (il sistema operativo sviluppatevelo voi – Oracle, Sun, Novell – visto che vi ritenete tanto bravi), rifarsi una verginità (avete avuto i sorgenti, ora non seccateci più con i nostri metodi commerciali), assestare un colpo non indifferente all’espansione di Linux
(sono Open tutte e due, ma NT è “più bello/più open/lava più bianco”) e cosa molto importante in un momento di fuga in massa dei cervelli, motivare la truppa (i cattivi ci hanno colpito, ma noi, se rimmarremo uniti, risorgeremo).

Il problema per me è semplice. Oggi mangio grazie a Microsoft, domani sarà così? Dopo aver “rimpiazzato” programmatori ancorati al Dos, non vorrei adesso essere io il prossimo della lista delle persone da “rimpiazzare”.

Tornando a Matrix, dal momento che Morpheus non mi ha mai telefonato, ne deduco che io non sono Neo, l’eletto. Ciò non toglie che credo che a breve qualcosa di grosso succederà. Non so bene cosa, ma so che qualcosa succederà. E non penso che il futuro sarà quello annunciato dai media oggi. Saluti,

Davide Infantino

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Pubblicato il
5 mag 2000
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