La guerra in atto e lo stretto coinvolgimento delle risorse energetiche riverserà sui processi di transizione energetica due pulsioni opposte: da una parte vi sarà il bisogno di maggior emancipazione rispetto al gas, tornando a spingere sull’acceleratore delle rinnovabili; dall’altra vi sarà un aumento dei costi che andrà a rallentare gli investimenti nella transizione, annichilendo anche i pochi coraggiosi afflati di politica effettivamente ispirata a prospettive green. In questo contesto l’Europa ha però scelto da che parte stare e annuncia oggi (proprio oggi, con il prezzo del gas alle stelle e il petrolio ai massimi), importanti progressi per l’Alleanza europea delle batterie.
Nasce infatti una nuova Accademia europea delle batterie con cui si intende velocizzare il percorso del continente nel mondo degli accumulatori, fondamentali per accumulare l’energia prodotta con fonti alternative non continuative (tra le quali l’eolico e il fotovoltaico) ed essenziali per progettare un nuovo equilibrio tra gli approvvigionamenti.
Sono 111 i grandi progetti già in essere nel settore, con investimenti da 127 miliardi di euro lungo l’intera catena di valore. A tutto questo si aggiunge ora un importante investimento in termini di formazione.
Accademia europea delle batterie
Spiega la Commissione:
Con la firma di una lettera di intenti tra l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia e EIT InnoEnergy, la Commissione sosterrà l’Accademia tramite una sovvenzione di 10 milioni di € a titolo di REACT-EU. L’Accademia mira a coordinare efficacemente gli sforzi di riqualificazione e di sviluppo delle competenze a livello europeo e a procedere all’erogazione immediata di formazione di alta qualità in tutti gli Stati membri. Oltre a rientrare nell’agenda per le competenze dell’UE e nel patto per le competenze, ciò rappresenta un contributo tangibile dell’UE per soddisfare la domanda di riqualificazione o di sviluppo delle competenze di 800.000 lavoratori nel settore delle batterie entro il 2025.
La formazione è uno degli asset che la Commissione mette sul piatto, ma altro non è se non uno dei tasselli di una strategia già da tempo formata e organizzata. Tra gli aspetti sui quali la commissione lavora:
- approdare rapidamente ad un accordo sulle batterie sostenibili;
- diversificare le fonti di approvvigionamento delle materie prime necessarie;
- agevolazione dei finanziamenti.
La formazione è fondamentale per poter ora accelerare il processo, riqualificando le risorse già impegnate ed apportando nuove competenze ad una forza lavoro destinata ad aumentare di molto lungo tutta la filiera produttiva.
L’innovazione trasformativa deve essere accompagnata da competenze e istruzione per una nuova era. L’Alleanza europea delle batterie è realizzata dal più grande ecosistema dell’innovazione in Europa: l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia. L’Accademia EBA fornirà a migliaia di lavoratori e discenti le competenze necessarie alle imprese innovative e alle start-up per crescere ed espandersi così da diventare campioni tecnologici globali. Inoltre, l’Alleanza investirà anche nell’innovazione dell’ecosistema alla base della catena di approvvigionamento europea delle batterie con piattaforme, centri e programmi di formazione pronti a soddisfare le esigenze di un’Europa più competitiva
Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani