L’Europa non era mai stata così unita: lo abbiamo sentito molte volte in questi giorni ed è quasi paradossale che debba essere stata una guerra a far convergere Paesi fino a pochi mesi or sono vittime di una strana forza centrifuga che impediva una migliore amalgama. Proprio in questo contesto viene a solidificarsi uno degli elementi più simbolici ed importanti di questa unione: le chiamate senza costi di roaming, una delle grandi conquista europee degli ultimi anni, vengono rinnovate per altri 10 anni.
La decisione è stata intrapresa in giornata sulla base della normativa concordata nello scorso mese di dicembre da Parlamento e Consiglio Europeo. L’abolizione del roaming era stata progressivamente introdotta a partire dal 2017 ed il nuovo prolungamento decennale viene messo a segno con un voto quasi all’unanimità: 581 i voti favorevoli, 2 soli i voti contrari e 5 le astensioni. Il testo prevede peraltro che non solo i quantitativi di traffico siano garantiti oltre i propri confini, ma anche altri standard qualitativi debbono essere rispettati senza decadimenti su altre tecnologie (ad esempio dal 4G al 3G): l’utente non deve accorgersi di nulla e deve sentirsi semplicemente a casa ovunque si trovi sul territorio europeo.
Altri 10 anni senza roaming
Il Parlamento non solo approva, dunque, ma porta avanti anche una proposta ulteriore e ancor più ambiziosa:
In considerazione della confusione generalizzata sulla differenza tra chiamate in roaming e chiamate intra-UE, i deputati, durante i negoziati con i ministri dei Paesi UE, hanno sollecitato la fine dei costi aggiuntivi per le chiamate intra-UE (ad esempio, quando si chiama dal Belgio all’Italia). I costi delle chiamate intra-UE sono attualmente fissati a 19 centesimi al minuto. La Commissione dovrebbe esaminare la questione e valutare qualora siano necessarie ulteriori riduzioni dei massimali.
Il successo di questo modello non sta soltanto nei benefici specifici che l’annullamento del roaming è in grado di offrire, ma è la dimostrazione provata del fatto che un mercato unico europeo non possa che arrecare vantaggi a tutti gli attori sul mercato. Così la relatrice Angelika Winzig:
Roam-like-at-home è una storia di successo europeo senza precedenti. Mostra come tutti noi beneficiamo direttamente del mercato unico dell’Unione. Siamo riusciti a tagliare ulteriormente i costi e a migliorare la qualità del servizio per tutti i cittadini e le imprese europee, che in roaming potranno beneficiare della stessa qualità del servizio e la stessa velocità dei dati che hanno a casa. Non sarà più permesso rallentare deliberatamente la velocità dei dati. Allo stesso tempo, tagliando significativamente i massimali d’ingrosso, creiamo più equità e concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Con questo regolamento compiamo un altro passo importante verso un vero mercato unico digitale europeo, per un’Unione europea del futuro forte ed efficace.
Secondo quanto spiegato dal Parlamento Europeo, l’iter proseguirà ora con l’approvazione formale del Consiglio che determinerà l’entrata in vigore del nuovo schema di regolamento.