L’Europa non ergerà muri sul mondo del roaming. Il rischio era infatti quello di vedere un pericoloso passo indietro su un accordo che aveva consentito l’abbattimento dei limiti nazionali degli operatori, elemento che più di ogni altro aveva dato realmente l’idea di una Europa unita: l’accordo trovato tra Parlamento Europeo e Stati membri dell’UE ha eliminato ogni resistenza e oggi la Commissione non può che benedire un semaforo verde che porterà all’approvazione della bozza della Commissione stessa.
La proposta portata avanti da Margrethe Vestager era semplicemente quella di procrastinare le attuali regole, prorogandone la scadenza al 2032. Fino a quella data, insomma, le regole sul roaming attualmente vigenti resteranno perfettamente attive e applicate, il tutto al fine di abbattere i rischi degli utenti e garantirne le libertà anche oltre confine.
Roaming libero fino al 2032
Il principio resta quello per cui anche al di fuori del proprio Stato di appartenenza sia possibile godere del proprio abbonamento così come lo si è stipulato: si può dunque chiamare, inviare messaggi o sfruttare traffico Internet anche se si è agganciati ad un operatore differente, il tutto godendo delle medesime possibili opportunità disponibili entro i confini. La quantità di traffico è rimodulata, ma resta una sostanziale libertà per chiunque operi semplicemente per qualche giorno di lavoro o di vacanza. Il limite di traffico indicato dalla Commissione è così calcolato: 2*(X/3) dove X è il prezzo pagato per il proprio abbonamento al netto dell’IVA. Si supponga di pagare 21 euro di abbonamento: in tal caso 2*(X/3)=14 GB fruibili oltre confine. Nessun limite rispetto a quanto previsto nel proprio abbonamento, invece, in quanto a chiamate ed SMS.
La Commissione sottolinea come chiunque abbia un abbonamento 5G a casa propria potrà godere del 5G anche lontano da casa e qualsiasi ostacolo vieti la cosa dovrà essere debitamente segnalato all’utente da parte degli operatori: la trasparenza dovrà essere totale per garantire alle persone di non incorrere in costi aggiuntivi, ma di poter chiamare e navigare in totale libertà
Tra le novità si segnalano i costi wholesale massimi imposti dalla Commissione: 2 €/GB nel 2022, 1.8 €/GB nel 2023, 1.55 €/GB nel 2024, 1.3 €/GB nel 2025, 1.1 €/GB nel 2026 and 1 EUR/GB dal 2027. L’intento è chiaro: portare verso un costo praticamente annullato, tale da coprire esclusivamente costi fissi ed evitare così qualsivoglia resistenza nell’offerta agli utenti.
Il roaming libero è entrato in vigore nel 2017 con un passo progressivo che ha portato all’attuale stato dei fatti e ora alla proroga fino al 2032. Sebbene ci siano ancora possibili passi avanti da compiere per eliminare anche gli ultimi limiti esistenti, è questo un processo che scrive in buona misura la velocità con cui l’UE sta riducendo le frizioni interne per trasformarsi davvero in un continente politico senza confini. Sono questi elementi a costruire la coesione più forte attraverso un vantaggio oggettivo per gli utenti. Per gli europei.