Sono ancora pochi i cittadini europei che acquistano e consumano online: sono sfiduciati, spiegano le autorità europee, non conoscono i propri diritti ed esitano a farli valere. Per questo motivo è stato inaugurato eYouGuide , un prontuario del consumo in rete che si dipana dalla connettività ai game online, per questo motivo l’Europa si propone di rendere più immediato il consumo online e più cristalline le regole che lo governano, dalla gestione dei diritti d’autore al contenimento dello spam.
Non si sfrutta appieno il potenziale di un mercato svincolato dalla materialità , di un mercato che vale 106 miliardi di euro e che potrebbe valerne di più se i consumatori approfittassero delle rete per scavalcare i confini, per sbirciare fra le offerte proposte all’estero. Diffidano, i consumatori europei: il 48 per cento delle famiglie dell’Unione dispone di connettività a banda larga, spiegano le autorità europee, ma sono solo il 12 per cento dei cittadini della rete si sente sicuro nel rivolgersi a Internet per fare acquisti. A fronte del terzo dei netizen che accarezza l’idea, solo il 7 per cento dei cittadini della rete europei si azzarda a comprare su siti esteri quando può approfittare di offerte più invitanti. Mancherebbero i punti di riferimento, incrollabili certezze messe nero su bianco alle quali fare appello nel momento in cui una transazione non andasse a buon fine, nel momento in cui si incappasse in dubbi o problemi di sorta.
Per questo motivo l’Unione ha messo a disposizione eYouGuide, che promette di contenere tutte le informazioni che servono a rassicurare e a incoraggiare i netizen a schiudersi all’ecommerce . Dalle istruzioni per trattare con il proprio provider alle informazioni relative al trattamento delle comunicazioni e dei dati personali affidati al web, passando per l’ accessibilità e per le condizioni e le tutele che devono essere garantite nel momento in cui si effettua un acquisto; dalle regolamentazioni che governano il diritto d’autore e che agiscono sulle offerte di contenuti online fino a sfiorare le raccomandazioni in merito alle precauzioni che ciascuno dovrebbe usare nel momento in cui proietta la propria identità in rete. “Internet – ha spiegato Meglena Kuneva, Commissario per la tutela dei consumatori – ha molto da offrire ai cittadini ma noi dobbiamo suscitare la loro fiducia affinché la gente possa fare acquisti con la massima serenità”.
Le informazioni stanno popolando eYouGuide, ma all’orizzonte c’è altro. Il commissario Viviane Reding ha promesso che si opererà una semplificazione radicale, un’armonizzazione che consentirà ai consumatori europei di agire online senza frontiere . “All’interno dell’UE – ha osservato – i diritti dei consumatori online non dovrebbero dipendere dalla sede di una società o di un sito web. Le frontiere nazionali non dovrebbero più complicare la vita dei consumatori europei che decidono di acquistare un libro online o di scaricare una canzone da Internet”. Mercato unico sarà, ha assicurato Reding, grazie a un complesso di affinamenti normativi già messi in agenda.
In primo luogo si agirà per tutelare la sicurezza e la tranquillità dei netizen che operino online. Se si promette di stroncare lo spam approntando un sistema di sanzioni più rigido che abbia effetto in tutti gli stati membri, si assicura altresì di voler operare per tutelare la riservatezza delle transazioni, mettendo in campo pratiche per l’annullamento dei pagamenti e un sistema che certifichi l’affidabilità dei venditori.
Ma non è tutto: fra le proposte per integrare, consolidare e uniformare le norme che regolano l’accessibilità e per assicurare che gli operatori della rete agiscano con la massima trasparenza nel fornire i servizi e nel gestire le informazioni dispensate dai cittadini, l’Europa intende garantire ai consumatori la possibilità di fare acquisti e di vivere in rete approfittando di servizi forniti dal paese in cui risiedono, sia di servizi forniti da attori esteri. Le autorità europee si ripromettono di fare in modo che tutti i consumatori possano accedere ai prodotti a condizioni commerciali eque: sia che si tratti di prodotti fisici, sia che si tratti di immateriali licenze per usufruire di software o di altri contenuti digitali.
Il grimaldello per conferire dinamismo e competitività ad un mercato che appare ancora frammentario sarà il livellamento delle norme che regolano la gestione dei contenuti coperti da copyright , dal regime in cui è inquadrata la cessione dei diritti fino alla disciplina della copia privata. L’Europa vorrebbe approntare un sistema di licenze multiterritoriali che inviti ad immettere prodotti e contenuti su un mercato più vasto di quelli semplicemente nazionali: il processo di abbattimento dei monopoli delle società di raccolta dei diritti d’autore potrebbe essere portato a termine, i cittadini potrebbero godere un mercato meno soggetto agli umori dell’offerta .
Gaia Bottà