Lexus, hoverboard in arrivo

Lexus, hoverboard in arrivo

Toyota pubblica il teaser di quello che sembra essere un volopattino funzionante, con la promessa di mostrare dal vivo il nuovo gingillo a Barcellona. Nel mentre, in UK, c'è chi prepara hoverbike per l'esercito USA
Toyota pubblica il teaser di quello che sembra essere un volopattino funzionante, con la promessa di mostrare dal vivo il nuovo gingillo a Barcellona. Nel mentre, in UK, c'è chi prepara hoverbike per l'esercito USA

Lexus si accoda alle start-up finanziate con il crowdfunding per la realizzazione di un hoverboard funzionante, un dispositivo che a quanto pare usa una tecnica di superconduzione a basse temperature per trasformare in realtà il sogno dello skateboard levitante di Ritorno al Futuro (II).

L’hoverboard di Lexus – divisione Toyota per le auto di lusso – utilizza l’azoto liquido per raffreddare i magneti integrati sulla base del dispositivo, e sfrutta poi i magneti conduttori di una pista esterna per generare l’effetto-levitazione che mantiene il volopattino in equilibrio a pochi centimetri da terra.

Al momento di Slide – nome ufficiale dell’hoverboard Lexus – è stato mostrato solo un breve spezzone video come teaser, ma il produttore che l’ha costruito per l’azienda giapponese giura sul fatto che l’effetto di levitazione è decisamente reale . Toyota promette una dimostrazione live di Slide a Barcellona, nel corso delle prossime settimane.

Slide fa parte dello showcase di progetti futuristici “Amazing in Motion” di Lexus, e a quanto pare la sua utilità pratica non va molto oltre una “demo” tecnologica fine a se stessa. Chi invece la “levitazione” intende trasformarla in un prodotto utilizzabilie è Malloy Aeronautics, azienda britannica che da anni lavora allo sviluppo di una hoverbike.

Malloy ha recentemente stretto un accordo con il Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo delle tecnologie alla base di un sistema di trasporto a base di rotori, un dispositivo che potrebbe risultare utile in un gran numero di scenari pratici per via della maggiore maneggevolezza (sia con pilota umano che con comandi remoti) rispetto a elicotteri e mezzi affini.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
25 giu 2015
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