In attesa di diffondere la lieta novella dell’identificazione definitiva dell’ elusivo bosone di Higgs , gli scienziati impegnati presso il Large Hadron Collider riferiscono di aver scovato la prima “fotografia” tangibile dell’esistenza di un’altra particella subatomica chiamata Chi_b (3P) .
Chi_b (3P) è una variante pesante di Chi-b, particella inizialmente scoperta 25 anni fa ed è connessa al trasporto della “forza forte”, una delle quattro forze fondamentali dell’Universo (assieme alla forza debole, alla gravità e all’elettromagnetismo) che tiene insieme le coppie di quark presenti all’interno delle particelle elementari contenute nel nucleo atomico (protoni e neutroni).
Composta essa stessa da una coppia di quark “esotici” – il quark “beauty” e il suo antiquark – Chi_(3P) “è una particella prevista da molti teorici – dice il fisico britannico James Walzer – ma mai osservata in precedenti esperimenti”.
Anche se il “maledetto” bosone di Higgs ancora latita nelle analisi statistiche del CERN, stando alla ricercatrice Miram Watson i nuovi risultati sperimentali che hanno portato all’identificazione di Chi_(3P) “sono un eccellente sistema per testare i calcoli teorici delle forze che agiscono sulle particelle fondamentali, e ci permetteranno di fare un passo in avanti nella comprensione di come l’universo si tiene assieme”.
La scoperta di Chi_(3P) non è ancora definitiva, a uno stadio precedente al grado di approfondimento che fin qui ha riguardato il bosone di Higgs. Ma è la conferma della bontà e delle potenzialità del Large Hadron Collider.
Alfonso Maruccia