LHCb, il CERN osserva il pentaquark

LHCb, il CERN osserva il pentaquark

L'acceleratore di particelle europeo svela una nuova bizzarria della fisica subatomica, un pentaquark che apre le porte a nuovi orizzonti nella ricerca scientifica dell'infinitamente piccolo
L'acceleratore di particelle europeo svela una nuova bizzarria della fisica subatomica, un pentaquark che apre le porte a nuovi orizzonti nella ricerca scientifica dell'infinitamente piccolo

Dal Large Hadron Collider (LHC) arriva la notizia della scoperta dei pentaquark , una classe di particelle esotiche completamente nuova che conferma le notevoli potenzialità scientifiche dell’acceleratore di particelle europeo e apre le porte a studi di fondamentale importanza per capire meglio le qualità della materia ordinaria.

Pentaquark

I quark sono i componenti fondamentali dei barioni, particelle come protoni e neutroni che costituiscono i pezzi fondamentali degli atomi di materia, e sono tenuti assieme da una delle quattro forze fondamentali dell’universo (forza forte); un’altra categoria di particelle subatomiche sono i mesoni, composti da una coppia di quark e anti-quark.

Questo è quanto scoperto dal fisico statunitense Gell-Mann, un modello che stabilisce l’esistenza di particelle ancora diversi, e il pentaquark testé provato dall’LHCb – uno dei grandi esperimenti di annichilimento di materia condotti nelle condutture supermagnetiche dell’LHC – rappresenta appunto uno di questi stati esotici fin qui solo ipotizzati.

Il pentaquark è un modo del tutto particolare di aggregare i quark, spiegano dal CERN di Ginevra, una configurazione mai osservata in precedenza in 50 anni di ricerche sperimentali: l’individuazione della nuova categoria di particelle fornirà agli scienziati nuovi strumenti di indagine prima di tutto in merito alla succitata forza forte, dicono dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, misterioso collante elementare che influenza i nuclei atomici su cui però si hanno conoscenze molto meno estese rispetto a una forza fondamentale già conosciuta da tempo come quella elettromagnetica.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 lug 2015
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