D’estate certi gadget elettronici si fanno pericolosi, al punto da costringere Intel a impegnarsi in una campagna di richiamo che non lascia adito a ripensamenti: gli smartwatch Basis Peak sono a rischio di surriscaldamento, e Chipzilla ha annunciato l’intenzione di interrompere in via definitiva il supporto del dispositivo e i servizi relativi.
Basis è stata acquisita da Intel nel 2014 per 100 milioni di dollari, e lo smartwatch Peak è stato progettato per tenere traccia dei parametri biometrici e dell’alternanza di veglia e sonno nelle abitudini degli utenti: sfortunatamente per il business e per i clienti, uno 0,2 per cento dell’utenza ha denunciato di aver sperimentato bruciature e vesciche a causa del surriscaldamento dell’aggeggio.
La corporation ha ammesso l’esistenza del problema, che a quanto pare non è possibile risolvere con un semplice aggiornamento software come pure Basis stava pensando di fare : una simile soluzione influirebbe in maniera irrimediabile sull’esperienza utente, ha riferito l’azienda, quindi tutti gli acquirenti di Peak avranno diritto a un rimborso completo dello smartwatch ed eventuali accessori.
Un problema come quello di Basis Peak riguarda un’utenza potenzialmente limitata, mentre la storia si fa più problematica (e fisicamente pericolosa) se i casi di surriscaldamento coinvolgono i possessori degli onnipresenti gadget mobile prodotti da Cupertino.
Capita di rado ma anche gli iPhone si surriscaldano o, peggio ancora, prendono fuoco , e l’ultima vicenda nota alle cronache è stata documentata dalla stessa vittima tramite il suo profilo Twitter: Gareth Clear è un ciclista, e durante l’ultima sessione in sella per le strade della città australiana di Sydney si è ritrovato con un iPhone 6 che è esploso mentre era alloggiato nella tasca posteriore dei suoi pantaloncini sportivi.
@BBC @TheSun @guardian @thetimes iPhone exploded in back pocket after bike fall. Skin graft surgery required pic.twitter.com/WOcGJHSSWN
– Gareth Clear (@gareth_clear) 31 luglio 2016
Il risultato? Una sensazione di “calore rovente” nella zona interessata seguita da un dolore lancinante, il ricovero in ospedale e la diagnosi che parla di ustioni di terzo grado sotto la coscia destra. L’iPhone sarebbe esploso dopo una caduta, e ora il trentaseienne australiano dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico con relativo innesto di pelle per ricoprire la parte bruciata.
Alfonso Maruccia