L’intelligenza artificiale non può essere considerata un inventore e quindi non può registrare brevetti. Questa è stata la risposta della Corte Suprema del Regno Unito alla richiesta presentata da Stephen Thaler, ovvero la stessa persona che voleva registrare al Copyright Office degli Stati Uniti un’immagine generata dalla sua Creativity Machine.
Solo gli essere umani sono inventori
Oltre cinque anni fa, Stephen Thaler aveva chiesto la registrazione dei brevetti per due invenzioni, un contenitore per cibo e un faro lampeggiante da usare in caso di emergenza. L’ufficio brevetti del Regno Unito ha successivamente chiesto il nome dell’inventore. Thaler ha risposto che l’inventore è DABUS, un sistema IA da lui creato.
La richiesta era stata respinta, in quanto solo un essere umano può essere considerato un inventore, come previsto dal Patents Act del 1977. Gli appelli sono stati respinti dai tribunali di primo e secondo grado. Thaler ha quindi presentato appello alla Corte Suprema. Il giudice David Kitchin ha confermato le precedenti decisioni, bocciando la richiesta. Solo una persona reale può registrare brevetti in base alle legge, quindi DABUS non è un inventore.
Thaler ha effettuato vari tentativi in diversi paesi. Al momento, solo il Sudafrica e l’Australia hanno accettato la registrazione di un brevetto per un’invenzione di DABUS. Gli avvocati di Thaler hanno dichiarato che la legge sui brevetti del Regno Unito è del tutto inadatta a proteggere le invenzioni generate autonomamente da macchine IA e di conseguenza del tutto inadeguata a sostenere qualsiasi industria che si affida all’IA nello sviluppo di nuove tecnologie.