I più celebri portali della storia del Web italico saranno una cosa sola: Libero Srl, società controllata dall’ex-patron di Wind Naguib Sawiris, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Telecom Italia per acquisire Matrix Spa al prezzo di 88 milioni di euro. AGCOM e Antitrust dovranno naturalmente concedere le rispettive autorizzazioni per concludere definitivamente la compravendita, con un termine orientativo fissato attorno al mese di novembre. Dopo quella data, Virgilio e Libero avranno lo stesso padrone .
L’accordo prevede che il portale Virgilio, storico concorrente di Libero, passi ora nelle mani di quella che fino a ieri era una società rivale. Assieme a Virgilio, Matrix porta in dote anche il servizio di informazioni 1254 ( 280 dipendenti , fatturato di 96 milioni nel 2011), e due concessionarie pubblicitarie: Iopubblicità e Niumidia ADV. Secondo i numeri diffusi nel comunicato che annuncia l’acquisizione, il conglomerato Libero+Virgilio dovrebbe essere in grado di raggiungere 18 milioni di visitatori unici al mese ovvero il 60 per cento del mercato potenziale, con 3,5 miliardi di pagine viste ogni mese e con 14 milioni di account email registrati.
In senso strategico, l’acquisizione di Matrix va oltre il semplice guadagno di audience: “In seguito a questa acquisizione Libero rafforza il proprio ruolo da protagonista nel mercato dell’Online Advertising che, nel 2011, ha superato il valore di 1 miliardo di euro. Inoltre, consolida il proprio posizionamento nel settore dei servizi Internet per le PMI, grazie alla concessionaria locale Iopubblicità e all’offerta di servizi web basati sulla propria infrastruttura di cloud computing”. La mossa va quindi letta in prospettiva, con Libero che punta a essere più che un semplice portale: “(…) facendo leva sulle sinergie tra i servizi internet offerti da ITnet e dalla divisione Matrix Code di Matrix, ( Libero , ndr) si pone come interlocutore completo e innovativo per la realizzazione di soluzioni internet nel mercato corporate”.
Le ambizioni di Libero Srl, e dunque di Sawiris e dei suoi soci russi di Vimplecom, si concentrano dunque sul settore PMI . Per Telecom Italia, invece, la mossa di oggi va interpretata alla luce della decisione di ridurre di 2,5 miliardi il proprio debito entro la fine del 2012, obiettivo che questi 88 milioni a fronte della cessione di un asset non strategico contribuiranno a centrare. Anche Telecom Italia Media rientra in questo piano di cessioni, ma al momento non è ancora chiaro chi potrebbe essere interessato ad entrare in possesso delle TV che rientrano nella struttura societaria: La7 e MTV.
Luca Annunziata