Roma – I responsabili di Libero, il celebre servizio di accesso ad internet, hanno scritto a Punto Informatico nelle scorse ore in merito all’articolo Libero, file sharing sotto controllo per fare alcune importanti puntualizzazioni, di sicuro interesse per gli utenti.
“Libero FTP – si legge nell’email inviata in redazione – è un servizio a marchio Infostrada di Wind Telecomunicazioni ed è un sistema di file transfer e non di file sharing “.
L’offerta di Libero FTP è stata inoltre pensata per rendere più spediti i download da siti molto trafficati o lontani, agevolando i clienti con connessioni dial-up e ottimizzando l’uso delle risorse di banda. “Il file sharing – precisa la lettera – a livello di server ha il solo scopo di evitare download multipli di uno stesso contenuto”.
Come scritto nell’articolo, l’accesso a Libero FTP è riservato agli utenti registrati al servizio di accesso gratuito a Internet Libero, che si identificano mediante username/password e Wind conferma che ogni operazione è registrata: l’autore di illeciti può essere identificato.
Va chiarito però che gli utenti hanno una precisa condizione d’uso illustrata da Libero: “Le informazioni di cui viene richiesto il download attraverso il servizio verranno messe a disposizione di tutti gli abbonati di Libero. Il cliente s’impegna a non richiedere lo scaricamento di informazioni che comportino la violazione del diritto d’autore, o altri diritti di proprietà intellettuale e industriale o che possano presentare forme o contenuti di carattere pornografico, osceno, blasfemo o diffamatorio. Il Cliente si impegna altresì a non richiedere lo scaricamento di programmi che possano in qualsiasi modo recare danno al sistema degli utenti che usufruiscono del servizio FTP”.
Libero FTP è un servizio automatico non sottoposto a filtri da parte di Wind e le informazioni sui file sono immesse direttamente dai clienti dell’azienda, quindi “Infostrada non si assume alcuna responsabilità in ordine al contenuto dell’elenco di seguito pubblicato”.
L’azienda ha infine precisato che “i software normalmente disponibili su Internet sono trialware, shareware o freeware, comunque regolati da specifiche licenze d’uso. Gli utenti non possono fare upload, come in un normale sistema di file sharing, e sono sempre responsabili delle proprie attività in Rete”.