Italiaonline aveva annunciato il graduale ritorno alla normalità entro 24/48 ore, ma dopo oltre 5 giorni di blackout ci sono ancora molti utenti che non possono accedere alle loro caselle di posta su Libero Mail e Virgilio Mail. La società ha rinnovato la promessa con un altro comunicato, al quale sono state aggiunte le FAQ che forniscono ulteriori informazioni sull’accaduto. Purtroppo c’è la probabilità molto alta di aver perso tutti i messaggi in archivio e quelli ricevuti dopo il 23 gennaio.
Disastro totale e danni irreparabili
Nell’ultimo comunicato di ieri sera viene confermato che il bug è stato risolto e che tutti gli utenti potranno nuovamente accedere alle caselle di posta nelle prossime ore. L’azienda sottolinea inoltre che il “carico di traffico accumulato nei giorni scorsi” ha causato un rallentamento fisiologico. Per ulteriori informazioni sono state create due pagine con le FAQ per Libero Mail e Virgilio Mail.
Molti utenti hanno chiesto alla società se riceveranno le email inviate da terzi a partire dal 23 gennaio e se troveranno nelle caselle quelle già scaricate. Italiaonline ha risposto che è stato inviato un messaggio di mancato recapito al mittente, chiudendo il server SMTP dalle ore 16:00 del 23 gennaio. Solitamente i provider di posta effettuano il re-invio automatico dei messaggi, ma questa funzionalità non è garantita dopo oltre 5 giorni (il sottoscritto non ha ricevuto nessuna email tra il 23 e il 26 gennaio, ndr).
Probabilità minima invece per quanto riguarda l’accesso alle email archiviate (soprattutto quelle più vecchie). Gli utenti che usano l’app ufficiale o app di terze parti (ad esempio Gmail) possono leggere i messaggi scaricati dalla cache (fino ad una determinata “profondità storica”). La webmail non prevede cache e legge i dati dallo storage (inaccessibile), quindi gli utenti non troveranno nessuna vecchia email.
Da quanto esposto da Italiaonline, chi usa Libero Mail e Virgilio Mail per lavoro o altre comunicazioni importanti ha subito un danno irreparabile. La società ha promesso indennizzi, ma quasi certamente saranno riservati agli utenti che usano le versioni in abbonamento. Tutti gli altri possono rivolgersi ad una associazione dei consumatori.
Aggiornamento: per aver informazioni è disponibile il numero verde 800.591.829.