Boston (USA) – Mano insolitamente leggera, se così si può definire, quella utilizzata da un giudice americano per condannare il 22enne Douglas Boudreau, colpevole di accesso non autorizzato a server riservati. La sentenza parla infatti di cinque anni di libertà vigilata.
Stando a quanto emerso dall’inchiesta che riguarda l’ex studente del Boston College, il ragazzo avrebbe realizzato un proprio worm raccogli-dati capace di infilarsi nei sistemi “protetti” dell’ateneo e lì raccogliere tutti i dati che lo interessavano, recapitandoglieli per via telematica.
Boudreau si è dichiarato colpevole di essere penetrato in quei sistemi, aver raccolto illegalmente le informazioni, intercettato le comunicazioni, usato quei dati per realizzare carte ID per il campus onde fare acquisti a spese altrui, essere entrato illegalmente in alcuni edifici dell’Università e altro ancora.
Il cracker ha dunque evitato il carcere, invece toccato “in sorte” ad altri smanettoni, ma per i prossimi anni dovrà utilizzare il computer solo sotto supervisione. Inoltre dovrà rimborsare all’ateneo alcune migliaia di dollari, pari agli acquisti illegali effettuati all’interno del campus. Infine dovrà superare con successo una “riabilitazione psicologica”.