Booking si aggiunge all’elenco di coloro che in questi giorni stanno abbandonando il progetto Libra. Un’altra defezione dunque, dopo quelle di PayPal, eBay, Visa, Mastercard e altri nomi importanti che in un primo momento avevano scelto di sostenere Facebook e la sua idea di lanciare una criptovaluta in grado di “trasformare l’economia globale”. Le ragioni sembrano essere da ricercare in primis nelle attenzioni riservate al progetto dalle autorità e dalle istituzioni finanziarie di tutto il mondo.
La Libra Association perde anche Booking
A questo punto non è da escludere che la tabella di marcia, così come il lancio della moneta virtuale fissato per il giugno 2020, possano subire modifiche o rinvii. Ciò nonostante, i lavori proseguono e proprio oggi si parla della nomina dei cinque che costituiranno il board della Association: insieme a David Marcus di Facebook i rappresentanti di from PayU, Andreessen Horowitz, Xapo Holdings Limited e Kiva Microfunds.
Queste le parole di Dante Disparte, Head of Policy and Communication dell’associazione al lavoro su Libra, raccolte da Reuters in occasione del meeting di Ginevra che ha riunito intorno a un tavolo le realtà rimaste coinvolte nell’iniziativa.
Si tratta di una correzione, non di una battuta d’arresto.
Riportiamo di seguito l’elenco aggiornato con i membri fondatori: dei 28 che inizialmente hanno aderito all’iniziativa ne sono rimasti 21.
MasterCard;PayPal;- PayU;
Stripe;Visa;Booking Holdings;eBay;- Facebook Calibra;
- Farfetch;
- Lyft;
Mercado Pago;- Spotify;
- Uber;
- Iliad;
- Vodafone;
- Anchorage;
- BisonTrails;
- Coinbase;
- Xapo;
- Andreessen Horowitz;
- Breakthrough Initiatives;
- Ribbit Capital;
- Thrive Capital;
- Union Square Ventures;
- Creative Destruction Lab;
- Kiva;
- Mercy Corps;
- Women’s World Banking.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco la denuncia di Current, startup statunitense attiva nel territorio delle carte di debito, che nella giornata di ieri ha formalmente accusato Calibra (la sussidiaria di Facebook che fa parte della Libra Association) di aver copiato il proprio logo.