Non comprate Libra, è una truffa: scovati i primi raggiri

Libra: non aprite quella pubblicità su Facebook

L'esordio di Libra non è previsto prima del 2020, ma su Facebook e Instagram già circolano le prime truffe legate alla criptovaluta.
Libra: non aprite quella pubblicità su Facebook
L'esordio di Libra non è previsto prima del 2020, ma su Facebook e Instagram già circolano le prime truffe legate alla criptovaluta.

Facebook e i suoi partner hanno annunciato in via ufficiale il progetto Libra solo poco più di un mese fa, non senza sollevare qualche perplessità o attirare l’attenzione delle autorità a livello internazionale. La criptovaluta in ogni caso non farà il suo esordio ufficiale prima del 2020, sempre che riesca a ottenere il via libera da tutte le parti in gioco. Eppure, c’è chi già si propone come exchange per acquistarla. Neanche a dirlo, si tratta di una truffa.

Vendono Libra su FB, ma è una truffa

Paradossalmente, i malintenzionati in questione sembrano aver scelto proprio le piattaforme di Mark Zuckerberg per attuare i loro piani. Ne parla oggi il Washington Post, con un report che cita la comparsa su FB e Instagram di decine di pagine e gruppi che propongono la possibilità di comprare Libra a prezzi scontati, salvo poi indirizzare i malcapitati utenti verso un sito di terze parti dove è pronta la trappola che li attende.

L’esca è rappresentata da inserzioni pubblicitarie che a prima vista sembrano del tutto legittime, con tanto di logo ufficiale dei social network. Campagne simili sono state avvistate anche su YouTube e Twitter.

Il wallet di Calibra per Libra

Le ambizioni del gruppo di Menlo Park e di tutti i membri fondatori che compongono la Libra Association (tra gli altri ci sono anche PayPal, Uber, Visa e MasterCard) sono note:

Reinventare la moneta. Trasformare l’economia globale. Così le persone, ovunque, potranno vivere vite migliori.

È bene precisare che la criptovaluta sarà diversa da Bitcoin, poggiando l’una su una blockchain di tipo permissioned (Libra) e l’altra di tipo permissionless. La prima è sostanzialmente costituito da un sistema chiuso, privato, mentre la seconda da una catena dei blocchi aperta e pubblica alla quale tutti possono prendere parte e partecipare fungendo da nodo per la gestione delle transazioni.

Quella di Facebook e partner sarà inoltre una stablecoin ovvero una crypto il cui valore non sarà soggetto a volatilità (almeno non come Bitcoin), così da tutelare gli investimenti facendo leva su un insieme di asset dal valore costante e non soggetto a continue fluttuazioni o svalutazioni.

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Pubblicato il
23 lug 2019
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