La nuova versione di LibreOffice , contrassegnata dal release number 4.0.3, è una versione di servizio: sistema oltre un centinaio di bug presenti nella major release 4.0 , ma soprattutto getta le basi per un ulteriore salto di qualità dell’intero pacchetto sviluppato dalla Document Foundation grazie alla collaborazione di programmatori e tester che aderiscono al progetto.
I dettagli sulle sistemazioni operate in questa versione sono disponibili sul wiki della Foundation (da consultare le note di rilascio della Release Candidate 1 , RC2 e RC3 ), ma non si tratta di cambiamenti evidenti per l’utente finale: si tratta più che altro di affinamenti che garantiscono la stabilità della nuova versione, anche grazie al contributo degli sviluppatori che hanno ad esempio messo a punto uno script Phyton per valutare in automatico il funzionamento su un parco di oltre 24mila documenti. Oppure un’ interfaccia grafica destinata agli amministratori che semplifica il lavoro di deployment delle release giornaliere per scopi particolari.
The Document Foundation si dice soddisfatta del progresso del progetto LibreOffice: nel comunicato ufficiale viene citata la recente decisione del Governo dell’Extremadura (Spagna) di migrare 40mila desktop della pubblica amministrazione al software libero, o gli oltre 100 sviluppatori costantemente attivi sul progetto con una crescita in doppia cifra (+13 per cento) rispetto allo scorso anno. Dopo la scommessa del fork da OpenOffice, quindi, le cose non potrebbero andare meglio.
Pacchetti di installazione per Windows, Mac, Linux (RPM e DEB) sono disponibili sul sito ufficiale di LibreOffice.