Milioni di foto, tessere di un mosaico che raffigura gli ultimi 70 anni, saranno riversate online: la rivista Life, un obbiettivo puntato sul mondo, aprirà i propri archivi ai netizen.
Life.com non sarà semplicemente il prossimo magazine a schiudere i propri archivi alla rete : ad annunciare la migrazione online del Life magazine, che non esiste più in versione cartacea, sono i rappresentanti di Time, che dal 1936 detiene il marchio di Life, e di Getty Images, che doterà Life.com di un motore di ricerca e farà sfociare nel sito i propri servizi. Life.com coniugherà storia e presente, ospiterà le fotografie delle celebrità che si sono avvicendate in decenni di storia, gli scatti di Robert Capa, inediti e reportage fotografici da ogni angolo del mondo, e, nel contempo, aggiornerà i propri archivi con il materiale messo a disposizione quotidianamente da Getty.
Si partirà nei primi mesi del prossimo anno con un archivio di sei milioni di foto. L’obiettivo è quello di raggiungere i 15 milioni, fra le immagini ripescate dalla storia di Life e quelle messe a disposizione da Getty. Il netizen potrà stampare a piene mani, potrà organizzare le proprie immagini preferite e condividere gli scatti in rete, intrattenersi con giochi a sfondo fotografico e riusare le foto, a patto che non lo faccia per fini commerciali. All’utente non verranno chiesti compensi : dovrà semplicemente accettare di lasciarsi affascinare da immagini attorniate da pubblicità. E magari decidere di fare una capatine nello shop, nel quale si potranno confezionare e ordinare libri fotografici personalizzati e sublimare in una cornice le proprie immagini preferite.
Andy Blau, a capo di Life.com , ricorda che saranno messe a disposizione 300 foto scattate da Alfred Eisenstaedt a Marylin Monroe, decisamente di più della mezza dozzina di immagini che la rivista aveva a suo tempo saputo ospitare. Il cittadino della rete potrebbe altresì ripercorrere in Life.com stralci della propria vita, così come è successo a Blau, che in un set fotografico dedicato ai feriti della Seconda Guerra Mondiale ha ritrovato un amico del padre. “Solo il tre per cento dell’archivio di Life è stato visto dai lettori – conferma Bill Shapiro, impegnato nello sviluppo di Life.com – questo sito metterà tutto su schermo, sarà possibile rivivere gli eventi del passato e immergersi nell’attualità in un paio di clic”.
Gli scatti che immortaleranno il presente saranno forniti da Getty: oltre a travasare parte del suo sterminato archivio, Getty ogni giorno caricherà 3000 immagini. Ma non c’è spazio per le sole foto d’autore: “Avremo anche le foto degli utenti, separate dal sito principale – ha sottolineato Blau. E non ci saranno foto delle vacanze di famiglia. Non è quello di cui si occupa Life”. La vita digitale di Life non è da confondere con servizi di foto sharing: “Stiamo creando un sito che rappresenti la destinazione per coloro che vogliano ammirare grandi opere fotografiche – ha tenuto a precisare Blau – tutto questo circolare di immagini che c’è ora è alimentato da foto amatoriali caricate dagli utenti. Che non necessariamente catturano i più importanti eventi del mondo”.
Gaia Bottà