Un crescente numero di fonti suggerisce che Intel abbraccerà USB 3.0 soltanto all’inizio del 2011. Pradossalmente, però, questo è lo stesso periodo in cui BigI prevede l’arrivo sul mercato di Light Peak , una nuova tecnologia di interconnessione che Kevin Kahn, senior fellow di Intel, questa settimana ha descritto come “il naturale successore di USB 3.0”.
Light Peak è una connessione seriale in fibra ottica che ambisce a rimpiazzare tutte le odierne interfacce di connessione presenti sui personal computer, quali SCSI, SATA, USB, FireWire e HDMI. Il suo bus avrà inizialmente un’ampiezza di banda di 10 Gbps, ma Intel ne ha già pianificato una evoluzione da 100 Gbps.
Seppure Light Peak supporti la gestione simultanea di più data stream e di più protocolli, incluso USB 3.0, molti ritengono che la riluttanza mostrata da Intel e da altri produttori nell’implementare SuperSpeed USB sia dovuta al fatto che quest’ultima tecnologia potrebbe presto essere rimpiazzata da Light Peak.
Un sospetto giustificato dall’ambiguo comportamento di Intel, che da un lato chiama USB 3.0 e Light Peak tecnologie complementari, e dall’altro definisce quest’ultimo “l’interfaccia di comunicazione definitiva” che succederà a USB 3.0. L’anomalia della situazione è evidente: l’erede rischia infatti di reclamare il trono quando ancora il suo successore non ha neppure cominciato a regnare.
Secondo Kahn, Light Peak diverrà disponibile per i produttori di hardware verso la fine di quest’anno, e potrebbe salire a bordo dei primi PC ( o Mac ) già per l’inizio del 2011. In tal caso i produttori di componenti potrebbero trovare più conveniente dirottare da subito i loro sforzi verso l’implementazione di Light Peak piuttosto che di USB 3.0.
Oltre alla maggiore velocità, il futuro standard di Intel dovrebbe portare con sé diversi altri vantaggi rispetto a USB, tra i quali connettori più piccoli e cavi più lunghi, sottili e immuni alle interferenze elettromagnetiche: tutte prerogative delle connessioni ottiche. Potenzialmente Light Peak dovrebbe adattarsi a tutti i dispositivi che oggi utilizzano interfacce come USB, eSATA e FireWire, e in futuro potrebbe altresì rimpiazzare le interfacce utilizzate nei drive interni, come SATA e SCSI.
Alessandro Del Rosso