Roma – No, per l’informatica italiana le cose non vanno bene e ai ripetuti allarmi di questi anni si sommano ora i dati che l’associazione di settore Assinform ha ancora una volta raccolto, relativi al primo semestre 2005. Il quadro che ne esce è quello di un settore che marcia sotto la media europea e che non accenna a riprendersi.
Nei primi sei mesi di quest’anno, dunque, il mercato dell’informatica è cresciuto dello 0,4 per cento, a quota 9.654 milioni di euro. Si tratta di un risultato positivo (il primo semestre 2004 si era chiuso con -0,5 per cento) ma è dovuto secondo Assinform solo all’effetto dell’ acquisto di più PC da parte delle famiglie (40,9 per cento in più rispetto all’anno scorso).
Ciò che pesava, dunque, continua a pesare, ovvero una domanda debole da parte delle imprese , soprattutto nel comparto dei servizi (-0,5%), e gli effetti di una persistente, anche se meno accentuata, caduta dei prezzi dei sistemi , che ha vanificato gli incrementi di vendite in volumi.
Secondo Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di NetConsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato ICT, il dato delle famiglie è importante in misura crescente ma il settore non si riprenderà “se le imprese continueranno a limitarsi agli investimenti IT che generano ritorni immediati”. Una scelta legata strettamente alle non ottimistiche aspettative sull’andamento del mercato.
Nei primi sei mesi di quest’anno, dunque, l’hardware ha venduto il 2,4 per cento in più rispetto allo stesso periodo 2004 ma i servizi di assistenza tecnica sono scesi del 4,2 per cento mentre gli altri servizi e le vendite di software sono rimaste praticamente inalterate (-0,1 per cento) come già accaduto l’anno scorso.
Nel settore computer è da segnalare che i PC portatili continuano ad attirare in misura crescente rispetto ai desktop (ma anche ai server): nei primi sei mesi ne sono stati venduti 890.306 unità con una crescita del 38,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Differenti le tendenze nelle telecomunicazioni , dove Assinform segnala una crescita del 2,9 per cento rispetto ai primi sei mesi 2004, un dato condizionato come sempre dai servizi di telefonia mobile, pur in rallentamento rispetto agli anni precedenti, ma anche dalla Internet a banda larga . “Anche qui il ritardo rimane – afferma Capitani – ma il fatto che (le connessioni, ndr.) siano risultate a giugno pari a 5,5 milioni, in crescita del 66 per cento rispetto all’anno prima, conferma che il mercato va cercando nuove vie”.
Altri dati raccolti segnalano una crescita nei servizi TLC del 3,9 per cento, anche qui in relazione alla telefonia mobile in particolare, e della vendita dei terminali TLC, dove la domanda di telefonini è salita del 3,1 per cento mentre è scesa dell’1,4 per cento quella di telefoni fissi.