Se nella percezione collettiva era ormai assodato il fatto che TikTok potesse essere un elemento fragile in termini di sicurezza, può forse far stupire se i medesimi atteggiamenti siano pedissequamente ricalcati da un’app come LinkedIn. La regina delle app “consumer” e la regina delle app “business”, insomma, avrebbero prodotto il medesimo passo falso, colte in flagrante nel tener traccia dei copia e incolla degli utenti.
La finalità? Ignota.
LinkedIn come TikTok: solo un bug?
La scoperta è avvenuta a seguito dell’introduzione su iOS 14 di una nuova funzionalità che consente di portare in chiaro i comportamenti delle app che tengono traccia di ciò che l’utente mette in memoria (ad esempio per fare un copia/incolla). A causa di questo comportamento TikTok era stato messo alla berlina a livello internazionale, con esplicite richieste di rimozione perché dietro l’app vi sarebbe stata la mano lunga della propaganda cinese.
Here is LinkedIn copying and pasting from my notes app “Bear” pic.twitter.com/CsjocmjUm4
— d (@m0nald) July 2, 2020
Per LinkedIn sembrano esserci meno dietrologie, ma comportamento del tutto similare. E una sorta di scusante: “è un bug“. Sebbene non sia chiaro il motivo di tutto ciò, infatti, LinkedIn avrebbe spiegato di utilizzare questa funzionalità per un semplice check rispetto a quanto scritto dall’utente (verifica della quale si ignora l’utilità) e soprattutto, cosa ben più importante, le informazioni ivi conservate non sarebbero in alcun caso inviate ai server remoti dell’app. Come a dire: gli “appunti” presi da LinkedIn all’insaputa dell’utente sarebbero conservati soltanto in locale, il che escluderebbe qualsivoglia comportamento nocivo.
In ogni caso LinkedIn promette ora di eliminare questo comportamento onde escludere ogni dubbio. Perché i dubbi, inevitabilmente, restano.