Linux: il codice EFI Zboot abbandona CLM passando a Gzip e Zstd

Linux: il codice EFI Zboot abbandona CLM passando a Gzip e Zstd

EFI Zboot di Linux ridurrà a due sole opzioni i formati di compressione, per ottimizzare ulteriormente il codice.
Linux: il codice EFI Zboot abbandona CLM passando a Gzip e Zstd
EFI Zboot di Linux ridurrà a due sole opzioni i formati di compressione, per ottimizzare ulteriormente il codice.

Il codice EFI Zboot di Linux, che si occupa di trasportare le immagini del kernel in forma compressa per i sistemi EFI, abbandonerà definitivamente le Compression Library Museum, le quali includono i formati di compressione Gzip, LZ4, LZMA, LZO, XZ e Zstd, concentrandosi soltanto su Gzip e Zstd.

Linux 6.13: EFI Zboot abbandonerà Compression Library Museum per concentrarsi solo su Gzip e Zstd

La patch che riduce a sole due opzioni i formati di compressione offerti da EFI Zboot di Linux, è stata inviata per la richiesta di inserimento da poco, come anche spiega nel dettaglio uno degli sviluppatori che se ne è occupato:

“Per ragioni storiche, il codice di decompressione legacy su varie architetture supporta 7 diversi tipi di compressione per l’immagine del kernel compressa.

 

EFI zboot non è un museo di librerie di compressione, quindi le opzioni possono essere limitate a ciò che è probabile che sia utile nella pratica:

 

– GZIP è provato e testato, ed è ancora uno dei più veloci in fase di decompressione, sebbene il rapporto di compressione non sia molto elevato; inoltre, Fedora sta già distribuendo kernel EFI zboot per arm64 che utilizzano GZIP, e QEMU implementa il supporto diretto per esso quando si avvia un kernel senza firmware caricato;

 

– ZSTD ha un rapporto di compressione molto elevato (sebbene non il più alto), ed è quasi veloce quanto GZIP in fase di decompressione.

 

Ridurre il numero di opzioni rende meno complicato per altri consumatori del formato EFI zboot (come QEMU oggi, e kexec in futuro) supportarlo in modo trasparente senza dover trasportare 7 diverse librerie di decompressione.”

Naturalmente, come accade anche nel resto dei codici, quella relativa a EFI Zboot di Linux si tratta di una scelta che mira a ottimizzare ulteriormente il tutto, sbarazzandosi di elementi che non sono ormai più utilizzati. Essendo già stata messa in coda per il ramo prioritario efi.git, la patch potrà già essere implementata su Linux 6.13, anziché attendere la finestra di sviluppo della versione 6.14.

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Pubblicato il
10 dic 2024
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