Linux 6.13 si avvicina sempre più al rilascio in versione stabile con l’ultima release candidate, vale a dire la RC6, che interrompe la pausa festiva per riprendere lo sviluppo. Il kernel apporterà diverse novità, a partire da funzionalità aggiuntive per i processori AMD, regressioni risolte per alcuni processori Intel di fascia server e diversi altri cambiamenti.
Linux 6.13 giunge alla sua sesta release candidate
Dopo la canonica vacanza presa dagli sviluppatori per quanto riguarda lo sviluppo di Linux 6.13, la ripresa del lavoro con la pubblicazione della sesta release candidate del kernel ha segnato una ripresa piuttosto tranquilla, nonostante il lieve aumento delle patch inviate per l’inserimento durante il corso della settimana.
Torvalds ha commentato la nuova versione release candidate spiegando che:
“Quindi abbiamo avuto un leggero aumento di commit la scorsa settimana, ma come previsto e sperato, le cose sono state ancora piuttosto tranquille. Circa il doppio dei commit rispetto alla settimana delle vacanze, ma non sono ancora così tanti.
Mi aspetto che le cose inizieranno a tornare più normali ora che le persone sono tornate dalle vacanze e stanno iniziando a riprendersi e a svegliarsi dal loro coma alimentare.
Nel frattempo, di seguito è riportato lo shortlog dell’ultima settimana. Niente di particolarmente degno di nota, i cambiamenti sono dominati da vari aggiornamenti dei driver (gpu, rdma e networking), con una manciata casuale di correzioni altrove.”
La prossima settimana, dove potrebbe essere rilasciata la prossima versione release candidate, vale a dire Linux 6.13 RC7, Torvalds potrebbe anche decidere la data di rilascio della versione stabile per la domenica successiva o attendere ancora una settimana rilasciando un’ottava release candidate allo scopo di continuare con i test e possibili correzioni.
Tra le aggiunte finora note, come anticipato inizialmente, la versione 6.13 del kernel permetterà di usare 3D V-Cache Optimizer sulle CPU Zen 5, migliorando l’efficienza dei processori EPYC attraverso l’uso del driver P-State anziché dell’ACPI, oltre all’aggiornamento a DisCo 2.0 per quanto riguarda SoundWire e molto altro.