Intel si è rimboccata le maniche per migliorare le prestazioni con il suo driver NPU su Linux 6.14. Si tratta di importanti aggiornamenti che permetteranno ai possessori dei recenti Core Ultra, dotati di Neural Processing Unit, di beneficiare di elaborazioni IA più veloci ed efficienti nella prossima versione del kernel.
Intel: migliori prestazioni con il driver NPU su Linux 6.14
Nella giornata di martedì, gli ingegneri Intel hanno inviato un set di patch per Linux 6.14 contenenti delle funzionalità destinate all’acceleratore Intel IVPU, destinato a supportare le NPU sul kernel del pinguino. Quelle più importanti includono l’abilitazione dell’hardware scheduling “HWS” per impostazione predefinita, oltre all’aggiunta di report sull’utilizzo della memoria, insieme a ottimizzazioni MMU (Memory Management Unit) e altri miglioramenti.
Nel corso degli ultimi mesi, gli ingegneri hanno lavorato al supporto per lo scheduling hardware sul driver IVPU open source, che dovrebbe contribuire a migliorare ulteriormente le prestazioni nei sistemi operativi del pinguino. Si tratta di una funzionalità abilitata predefinitivamente in tutte le generazioni di unità Intel NPU.
Le nuove patch per Linux 6.14 consentiranno di esporre l’uso della memoria NPU attraverso un nuovo nodo sysfs, che permette di mostrare la memoria totale utilizzata dall’unità, sia per quanto riguarda i carichi di lavoro del firmware che per quelli runtime. In sysfs il componente è denominato “npu_memory_utilization”.
Inoltre, il driver IVPU può ora gestire il rilevamento della piattaforma NPU per quanto riguarda gli ambienti pre-silicon: il driver controllerà ora un registro di stato per la determinazione della tipologia di piattaforma, verificando se la NPU sia effettivamente silicon, simics, FPGA o SLE ibrido.
L’elenco completo delle patch Intel per Linux 6.14 può essere consultato nella pagina dedicata alla sezione dri-level. La nuova versione del kernel, attesa nei prossimi mesi, introdurrà anche un nuovo driver per le memorie EDAC realizzato dagli ingegneri Loongson per i loro sistemi che includono il supporto alle memorie ECC.