Linux a 200 all'ora

Linux a 200 all'ora

Una miracolosa mini-patch allevia lo stress del kernel con sole 200 righe di codice extra. Oppure ne bastano 4 in un singolo file di configurazione. Ma secondo Microsoft il Pinguino è alla frutta
Una miracolosa mini-patch allevia lo stress del kernel con sole 200 righe di codice extra. Oppure ne bastano 4 in un singolo file di configurazione. Ma secondo Microsoft il Pinguino è alla frutta

La scorsa settimana, un talentuoso sviluppatore ha proposto una piccolissima patch del kernel Linux che riesce a ridurre drasticamente la latenza, migliorando di dieci volte le performance in un ambiente desktop sotto carico. Linus Torvalds ha approvato, complimentandosi per la “scoperta” che verrà testata a fondo e introdotta più avanti, nella versione 2.6.38.

Fondamentalmente, l’astuta patch cambia le priorità di determinati processi introducendo un totale di 224 nuove righe di codice, ed elimina 9 righe d’istruzioni “superflue”. Con questa semplice modifica alle funzioni di group scheduling , l’OS diventa incredibilmente più sciolto e si può continuare a lavorare in condizioni “umane” anche quando le risorse sembravano totalmente sature.

In attesa del nuovo e prodigioso kernel patchato ufficialmente, la community Linux ha cominciato a sperimentare per conto proprio. Qualcuno si è messo a condividere delle versioni ricompilate (Ubuntu 10.10 a 64 Bit) e ulteriormente modificate. Un programmatore RedHat ha invece presentato un’alternativa al download, che consente di provare un ulteriore affinamento inserendo manualmente una manciata di semplici comandi da terminale.

A guastare la festa dei seguaci di Torvalds ci ha pensato Nikolai Pryanishnikov , presidente di Microsoft Russia. Nel commentare la proposta del primo ministro del suo paese, che intende affrancarsi dal colosso americano con un sistema operativo nazionale , basato proprio sul pinguino, Pryanishnikov ha sentenziato che “Linux è ormai giunto alla fine del suo ciclo vitale”.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
23 nov 2010
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